Sinner senza limiti, obiettivo numero uno. Potenza, servizio e gioco a rete: al top in tutto
Con il trionfo di Vienna Jannik ha capito di poter ambire al massimo. I bookies prevedono subito la vittoria in un torneo dello Slam
di Paolo Franci
Commentava, l’ex capitano della Nazionale e ’leyenda’ della nostra racchetta e mille altre cose, Paolo Bertolucci un anno e otto mesi fa, nel febbraio 2022, a poche ore dal divorzio tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti, coach che fin lì lo aveva allevato: "Non vorrei che il ragazzo avesse avuto fretta, magari condizionato anche da qualche stretto consigliere che forse ne ha ancora di più...Non mi aspettavo una separazione già adesso. Io avrei aspettato almeno due-tre anni per valutare, che poi sono quelli che servono a Sinner per maturare". Diciamo la verità, a pensarla come l’eroe della Davis del ’76 erano in tanti, quasi tutti, quando Sinner s’è affidato a Simone Vagnozzi e Darren Cahill. Il bello dello sport però, è che le convinzioni sono lì per essere smentite man mano che l’asticella sale. E infatti, un anno e otto mesi dopo Sinner studia da possibile numero uno al mondo. Daniil Medvedev lo ha incoronato raccontando a Ubitennis che: "In questo finale di stagione, io, lui, Djokovic e Alcaraz siamo una spanna al di sopra gli altri". E ha ragione il Frecciarussa, perché aldilà dei trofei Jannik ha fatto il salto definitivo. Non sbaglia più, gioca a ritmi forsennati, mentalmente è un robot e ha una rapidità di pensiero e soluzioni impressionanti. E la cosa più sbalorditiva è che ha battuto il russo sfidandolo nel martellamento da fondo campo. Che poi sarebbe come sfidare un rinoceronte a caricare di testa. Ve lo ricordate per caso il terzo set, Jannik in consolle a picchiare duro con il suo technotennis e Daniil piegato in due a boccheggiare e fare stretching? Ecco, se tecnicamente Jannik ha fatto ben più di un salto triplo, migliorando alla grande servizio, gioco a rete, tocchi corti e soluzioni da fondo, è sul piano fisico che sembra essersi ’Alcarazizzato’, cioè è più esplosivo, veloce, instancabile. E ora, davvero, ci sarà da divertirsi: da domani al Masters 1000 di Parigi Bercy (ieri Musetti sconfitto da Dimitrov in tre set), poi alle Finals, dove è chiaro che potrà giocare da grande protagonista, pensando al passo successivo che deve per forza passare per l’ambizione Slam. E qui serve ’one step beyond’, un passo avanti, perchè giocare un torneo sui cinque set è ben altra cosa, lo sa Jannik che però vanta almeno i quarti nei ’Big Four’ e la semifinale con Djokovic a Wimbledon. E infatti i bookmaker, da Snai a NewGioco.it quotano Sinner trionfatore in uno degli Slam entro il 2024 a 3,50. Che quota è? Per capirci, la stessa che ha il Manchester City sui diversi banchi per il bis Champions, nel ruolo di favorita netta sulla concorrenza. Può bastare?
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