Sinner vuole la sorpresa più bella. Caccia al numero 2: il talento in volo sfida il Grigor delle occasioni perse
In campo stasera due mondi opposti della racchetta: l’azzurro campione Slam affronta l’ex ’baby Federer’. Dimitrov ha battuto Alcaraz e Zverev, ma il pronostico è dalla parte di Jannik: troppo solido in questo 2024. .
Jannik, occhio al ragazzo che voleva essere Federer. In campo a Miami lo sport del diavolo in tutta la sua follia presenta: il talento delle occasioni perse Dimitrov, e quello capitalizzato, spremuto, e convertito alla vittoria nel migliore dei modi, Sinner. La partita ’inattesa’ di questa sera può coronare il sogno da numero due dell’azzurro dai capelli rossi. In caso di vittoria Jannik potrà prendersi di diritto il posto occupato dal Alcaraz in classifica, caduto proprio per mano del bulgaro delle meraviglie, già autore di una vera e propria impresa.
La sfida che va in scena questa sera – sulla carta – non ha di fatto storia. Soprattutto per le prestazioni di Sinner, cresciute vistosamente in questo 2024 dal sapore Slam. Soprattutto sul fronte del servizio, sì, perché crescono le percentuali alla battuta e sui punti vinti con la seconda. Ma l’azzurro si è fatto anche più ’freddo’ quando si tratta dei break point: nel 2022 ne aveva salvati il 60% di quelli concessi, 70% nel 2023 e addirittura 81% in questi primi mesi del 2024. Con i game al servizio vinti a quote elevatissime: 94%.
Insomma, un giocatore che a soli 22 anni poche volte si fa sorprendere dagli avversari. E quando ci riescono ha sempre la forza di rimanere incollato al match e farlo giare a suo favore. Questo dicono i numeri, ma Grigor sta letteralmente vivendo una seconda giovinezza: già lo avevamo visto a fine anno tornare a ottimi livelli. Poi l’acuto di Brisbane a inizio 2024, dopo anni e anni a secco di titoli.
La cavalcata di Miami però si sta dimostrando unica. Battuto un Alcaraz tornato in forma, e la prestazione è stata di altissimi livello. Lo stesso Carlitos ha detto, complimentandosi con il bulgaro: "Non riuscivo a impensierirlo in alcun modo". E Grigor, dopo aver regolato pure Zverev, annuncia che la sua rinascita per tornare il ragazzo che tutti sognavano non si fermerà qui.
Dall’altra parte della rete però c’è un altro ragazzo che con il lavoro duro e la forza di volontà (aiutato dai giusti coach) ha messo a frutto tutto ciò che la natura gli ha regalato. Tanto che pure Darren Cahill ha detto: "Mi ricorda molto Agassi". Jannik e Grigor, due carriere a confronto, due vite dedicate allo sport e spese in maniera diversa. L’uno al centro del gossip nel fiore degli anni, l’altro riservato, lavoratore, diretto su una strada che fino a ora ha pagato e ci ha fatto sognare tutti.
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