Super Sinner, terra di conquista. Resistenza e solidità: ecco la ricetta. Korda demolito, e anche Sonego va

Jannik, al suo esordio a Montecarlo, lascia solo le briciole all’americano: come è migliorato sul rosso. Lorenzo al top contro Aliassime: agli ottavi c’è Humbert. Musetti cerca di nuovo l’impresa con Nole.

di GABRIELE TASSI -
11 aprile 2024
Resistenza e solidità: ecco la ricetta. Korda demolito, e anche Sonego va

Resistenza e solidità: ecco la ricetta. Korda demolito, e anche Sonego va

Fosse rock diremmo assolo, fosse teatro si potrebbe parlare di monologo. Ma tennis è, e ieri è stato un mezzogiorno di fuoco da film con Sinner unico protagonista. Alla prima sulla terra vince in due set facili facili (6-1, 6-2) contro ‘Seb’ Korda, figlio d’arte e specialista del cemento proprio come Jannik. La caccia a Nole parte nei migliori dei modi al Master 1000 di Montecarlo, dove un po’ tutti i tennisti si sentono a casa (perché qui hanno la residenza). E mentre il serbo si affaccia dal suo terrazzino a vista campi, li 22enne di Sesto Pusteria ci mette poco più di un’ora a liquidare il suo avversario. Staccato il pass per gli ottavi di finale, Sinner, vince il 23° match sui 24 disputati e dimostra di non temere nemmeno la terra, pure appesantita dal maltempo. Gioie azzurre nel principato, dove anche Sonego capitalizza il suo lasciapassare da lucky loser e si sbarazza di Auger Aliassime (6-4, 7-5) e troverà oggi alle 16,30 il francese Humbert agli ottavi.

Prima risposta a chi si chiedeva quanto e come poteva rendere il gioco di Jannik sulla terra rossa. Lì dove la palla rallenta e lo scambio si allunga c’è da evitare la trappola degli specialisti della superficie. E i numeri riguardo l’azzurro parlano chiaro: 13 titoli in carriera, di cui uno solo sul mattone in polvere (a Umago contro Alcaraz nell’estate 2022). Qualcosa però è scattato nel gioco di Jannik anche se, per sue stesse parole, "io e Korda abbiamo uno stile di gioco simile: preferiamo entrambi il cemento, non giochiamo come i classici specialisti della terra battuta ma ci piace colpire piuttosto piatto e ne è venuta fuori una partita un po’ diversa". Non troppo topspin e rotazioni nei fondamentali del ‘rosso’ che però nell’ultimo anno è cresciuto esponenzialmente dal punto di vista fisico: ha messo su muscoli e resistenza, qualità buone per reggere lo scambio a lungo. "Mi sono mosso abbastanza bene in queste condizioni – conferma - sono soddisfatto".

Servizio? Si può fare meglio stando alla prestazione di ieri: non tantissime prime in campo (49%), ma con una percentuale di realizzazione altissima, il 95%, oltre a un 55% di punti conquistati con la seconda. Freddezza e concretezza: anche quando concede palle break, perché le tre del match di ieri sono state annullate con la solita autorevolezza. Il prossimo ostacolo? Oggi (alle 15) si chiama Jan-Lennard Struff, n.25 del ranking, già battuto a Indian Wells una manciata di settimane fa. L’obiettivo è issarsi almeno fino alle semifinali per difendere i punti in scadenza e la posizione Atp numero 2.

Oggi è soprattutto il giorno di Musetti: il carrarino ritrovato affronta il numero 1 del mondo, già battuto qui lo scorso anno. Tv accese alle 13,30.

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