Un anno dopo, è sempre tempo di Nadal

Rafa torna a Brisbane dopo la lunga assenza e batte Thiem: "Sono stati mesi difficili". Arnaldi passa il primo turno contro Fucsovics

di PAOLO FRANCI -
3 gennaio 2024
Un anno dopo, è sempre tempo di Nadal

Un anno dopo, è sempre tempo di Nadal

Può essere una moto. Una macchina o un semplice numero: 250. Oppure, può essere un piccolo paradiso adagiato nel Queensland australiano. Questo deve essere sembrato a Rafa Nadal il 250 Atp di Brisbane, un paradiso. Perché tornare dalla via crucis della sofferenza fisica – dopo i tanti guai e l’operazione all’anca – dopo 349 giorni e vincere con un netto 7-5, 6-1 su Dominic Thiem, cos’altro può essere per uno come lui?

Uno che più volte s’era fatto compagnia con l’idea di smetterla per poi lucidare record e ricordi con la memoria di chi sa di aver fatto la storia. E invece no, Rafa non ha mollato mica. E 349 giorni dopo quell’ultima partita giocata proprio lì, in Australia agli Open contro Mackenzie McDonald, è tornato per alzare nuovamente le braccia al cielo. E lo ha fatto a modo suo.

Tirato fisicamente che neanche Rocky prima di Ivan Drago, sguardo di fuoco, voglia di rimettersi in gioco che levati e una classifica mondiale - è numero 672, fa sorridere no? - che lo innesca come l’ordigno vagante della stagione che si è appena aperta. Nadal l’ha vinta a modo suo, come il caro vecchio Rafa, cioè. Prima ha lottato duro contro Thiem, uno che se avesse avuto il carattere dello spagnolo sarebbe stato un titano a occhi chiusi, vincendo 7-5 per poi rifilare un secco 6-1 nel secondo set al rivale.

Al di là del punteggio, s’è visto un Nadal che può davvero tornare ad alti livelli. Ha perso soltanto sei punti al servizio, s’è mosso con grande naturalezza e la consueta esplosività, ha usato il braccio con la solita sensibilità nei colpi. Insomma: è Rafa. Ora: che l’avversario gli abbia reso vita facile mollando di testa e sbagliando tanto nel secondo set non graffia di certo un ’is back’ davvero incoraggiante.

La tensione, nel giorno in cui ha superato Ivan Lendl al quarto posto assoluto delle vittorie in carriera (1069), l’ha sentita come un morso a testa, braccio e gambe: "Il numero di vittorie? Non ci ho proprio pensato, avevo altro per la testa ed ero molto nervoso prima di giocare". Come non comprenderlo? "Un giorno emozionante e importante per me – ha detto Rafa – dopo uno degli anni più duri e complicati della mia carriera. Credo di aver giocato a un ottimo livello per essere il giorno del ritorno in campo per una partita vera". In realtà era tornato in doppio con il suo amico e veterano Marc Lopez con il quale ha perso al primo turno. Match che gli era servito però per togliere la polvere da braccio, testa e gambe. Polvere relativa, a sentire Holger Rune, che si è allenato con lui: "il palleggio più duro degli ultimi mesi...".

Nel frattempo, il magic moment azzurro dopo il trionfo in Davis non si è interrotto. Anzi. Matteo Arnaldi ha esordito a Brisbane alla grande, battendo un avversario difficile come Marton Fucsovics. Matteo ha giocato bene vincendo in rimonta a cavallo di due giorni (interruzione per pioggia) e chiudendo sul punteggio di 6-7 (5) 6-4 7-6(7) con un match point salvato nell’ultimo tie break. Arnaldi giocherà ora col lucky loser slovacco Lukas Klein (170), che ha battuto a sorpresa il n° 6 del torneo Sebastian Baez.

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