Us Open, Sinner vince ancora con Michelsen: il ritmo Slam è più vicino
In campo un Jannik più concentrato rispetto al match del debutto. L’americano tiene solo nel primo parziale, poi è dominio azzurro
New York, 29 agosto 2024 – C’è che l’aria di New York ha il potere di mettere il turbo agli americani. L’ennesimo avvio di match a freni tirati di Sinner è figlio del fattore campo: break facile sulla stellina di vent’anni Michelsen...e poi? Battuta persa appena due minuti dopo e primi sguardi sconsolati all’angolo con gli allenatori Vagnozzi e Cahill. Jannik vince (6-4, 6-0, 6-2), soffre meno rispetto alle gara d’esordio, ma i segnali di crescita ci sono.
C’è ch il servizio ancora non va come dovrebbe: troppe poche prime in campo contro l’americano che ne azzecca oltre l’ottanta per cento. Sembra la fotocopia del match giocato tra i due a Cincinnati solo un paio di settimane fa. Una partita azzannata alla gola dall’azzurro solo quando è servito farlo. Nel primo set Jannik ci prova per due volte, ma la pressione di Michelsen è tale che l’opportunità di allungo sfuma sempre. La terza chance è quella buona? Sì, l’americanino s’incarta al servizio con un doppio fallo e torna sotto 5-4 e questa volta il numero 1 manda in archivio il parziale.
Un balsamo di certezze per il numero uno del mondo. Una mazzata fra capo e collo per il 20enne di casa che piomba improvvisamente in confusione. Michelsen si assenta praticamente per un set, mentre l’azzurro in una mezz’oretta porta a casa un parziale di otto game a zero letteralmente dominando il campo con il punteggio impietoso di 6-0. Servizio e colpi da fondo ricominciano a girare e Jannik si leva dal sorriso un po’ di ruggine delle polemiche dopo il caso doping.
Sul 2 pari il break che è pure il match point per la partita. Perso il primo set Michelsen si è disunito e paga un po’ la scarsa tenuta mentale in una partita effettivamente sempre comandata dall’azzurro, che ora vola al terzo turno.
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