Lube, scelti i numeri di maglia. Kukartsev e i consigli della madre

Suggerito al nuovo opposto il 7, ma è occupato da Balaso e così ha puntato sul 16 (1+6). D’heer indosserà la 2

di MAURO GRESPINI
20 luglio 2025
Il palleggiatore Mattia Boninfante conferma l’8 dopo l’ottima stagione scorsa

Il palleggiatore Mattia Boninfante conferma l’8 dopo l’ottima stagione scorsa

Cabala, casualità, tradizioni di famiglia, tributi celebrativi e legami indissolubili. Con i numeri di maglia non si scherza. In casa Lube gli atleti già in biancorosso nella passata stagione hanno confermato in massa il proprio numero, mentre le tre new entry hanno effettuato la scelta.

Vista la passione per i numeri bassi e l’impossibilità di vestire il suo preferito (il 3), poiché già preso da Giovanni Gargiulo, il nuovo centrale cuciniero Wout D’heer ha optato per il 2. Pablo Kukartsev invece debutterà a Civitanova con il 16 sulla schiena. Si è affidato alla mamma, la quale, appassionata di numerologia, gli ha consigliato il 7, ma è già occupato da capitan Fabio Balaso. Così, con un piccolo sforzo aritmetico (1 più 6 uguale 7), Kuka ha risolto il problema scegliendo il 16.

Infine, inventiva e aritmetica hanno gratificato il francesino Noa Duflos-Rossi che, trovando occupato l’11 vestito in passato dal padre, ha optato per il 22, numero d’esordio con la Francia giovanile. Conti alla mano, due volte 11.

Ora ricapitoliamo gli altri. Il centrale Davi Tenorio manterrà il 24 indossato in Nba dal compianto asso Kobe Bryant. Anche se con la partenza di Adis Lagumdzija si è liberato il 12 - numero indossato dal padre - Mattia Bottolo continuerà a scendere in campo con la maglia 21, ovvero il 12 rovesciato.

L’iraniano Poriya "Terminator" Hossein Khanzadeh conferma la maglia numero 9 per rendere omaggio al suo idolo Earvin Ngapeth. Una dedica molto sentita la lancia anche il libero Francesco Bisotto che mantiene il 6 indossato per un periodo da James LeBron, anche se, come ha già detto più volte, la scelta è legata anche alla stima per il libero cuneese Daniele Vergnaghi, il quale lo indossava prima di allenare e diventare un punto di riferimento per la crescita sportiva dello stesso "Biso".

Ed ancora. La passione per il football americano e il tifo per un grande interprete come Favre Brett sono alla base del numero 4 voluto già lo scorso anno dallo schiacciatore canadese Eric Loeppky. Doppia la motivazione del palleggiatore Santiago Orduna, che mantiene il 5 non solo come tributo a un connazionale argentino, ma soprattutto perché è quella la maglia che ha indossato fin da ragazzino, quando invece di alzare palloni sfruttava il suo piede "educato" sui campi da calcio.

Proprio l’amore per il calcio spinse Marko Podrascanin a puntare sul 9, numero da bomber ai tempi del Vojvodina, poi raddoppiato a 18 nella Serbia (visto che il 9 era di Nikola Grbic) e ora confermato anche nella Lube. Infine, il palleggiatore Mattia Boninfante, dopo l’annata magica a Prata di Pordenone, non abbandona più il suo 8, capace di fargli vincere quest’anno Coppa Italia e "Premio Badiali".

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