Sintini sulla Lube che verrà. "Le armi? La voglia dei giovani e la sana arroganza offensiva»

L'ex palleggiatore Giacomo "Jack" Sintini parla della nuova Lube Civitanova e delle prospettive per le Olimpiadi di Parigi, sottolineando l'importanza dell'attacco e della giovane età della squadra. Conferma la forza della Sir e la competitività dell'Italia, ma sottolinea l'importanza dello stato fisico per il successo.

di ANDREA SCOPPA -
21 giugno 2024
"Le armi? La  voglia dei giovani e la sana arroganza offensiva"

"Le armi? La voglia dei giovani e la sana arroganza offensiva"

Intervistare Giacomo "Jack" Sintini è sempre un piacere. Per lo spessore dell’uomo e ex atleta d’altissimo livello, ma anche per le risposte che fornisce. Ora 45enne, il palleggiatore della Lube che vinse il primo scudetto nel 2006, ci parla della squadra biancorossa che sta nascendo.

Sintini, che ne pensa dei primi colpi di Civitanova?

"Io partirei da Medei. Era il vice di De Giorgi nel 2006 e già allora era bravo, ora è tornato più maturato e dopo aver vinto molto all’estero. Sono sicuro che potrà fare bene, anche perché tra i collaboratori ha Merazzi che ritengo il miglior preparatore atletico che c’è in giro".

Una Lube giovane ma anche offensiva come ci ha detto coach Medei. È d’accordo?

"Penso si possa dire che l’anno scorso l’operazione ringiovanimento era stata fatta ma non del tutto, ora è stata eseguita invece una vera e propria virata. La rotta è tracciata. Di certo è una Lube votata all’attacco".

Quindi non è stato risolto il problema della ricezione oppure sì grazie all’acquisto di Loeppky?

"Secondo me lo schiacciatore canadese fornirà maggior equilibrio dietro, è valido in ricezione. Però resto dell’idea che la nuova Lube debba puntare sulla sana arroganza offensiva, sulla voglia di affermarsi dei giovani".

A tal proposito non possiamo non domandarle l’opinione su Boninfante, classe 2004 che fungerà da baby direttore d’orchestra…

"Dico subito che sono emotivamente coinvolto perché il papà Dante è stato mio compagno di squadra. Al momento ho pochi elementi per esprimere la reale valutazione su di lui, ma quando l’ho visto giocare mi è piaciuto. Farò il tifo per Mattia. Aggiungo che, se gestita bene, l’alternanza con il più esperto Orduna potrà solo che giovare a tutti".

Lei vive a Perugia, ritiene che la Sir campione d’Italia abbia allargato la forbice con le altre rivali?

"Sì, sono d’accordo. Ha una squadra stellare".

In conclusione, volgiamo lo sguardo alle Olimpiadi di Parigi (Sintini sarà commentatore serale su Sky Sport24). L’Italia può farcela finalmente?

"Gli azzurri giocano una pallavolo concreta e assai bella. Hanno individualità di spicco e negli ultimi anni sono sempre arrivati fino in fondo tra Europei e Mondiali. Saremo protagonisti sicuramente, ma ci sono almeno altre 4/5 nazionali altrettanto forti. Conterà molto lo stato fisico in quei pochi giorni".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su