Addio al Maestro Zeman: l'eredità calcistica e l'addio commovente ai suoi ragazzi
L'addio di Zdenek Zeman al calcio segna la fine di una carriera straordinaria, caratterizzata da innovazione e talento nel lancio di giovani promesse.
Ci dispiace per voi Millennials. E, per voi trentenni che negli scintillanti anni ’90 eravate troppo piccoli per vivere il calcio dei miracoli di Zdenek Zeman. Il Maestro. Il premier di Zemanlandia. Il Magnifico visionario con chiara tendenza donchisciottesca, sia sul campo che davanti ai microfoni. Ci dispiace per voi se non siete stati attenti quando il Maestro - sapete quanti suoi ex calciatori lo chiamano così? Non potete immaginare! - ha reinventato il Pescara lanciando in orbita tre ragazzini rampanti che hanno fatto la storia recente del nostro pallone: Verratti, Insigne, Immobile. E ci dispiace, a tutti,noi e voi, perchè il Maestro ha dovuto la sciarla Pescara, l’amore di una vita, dopo averla incontrata per la terza volta, ’tradito’ dal quel cuore malandrino messo a tacere con 4 by pass. Ieri, Zdenek si è recato dai suoi ragazzi, li ha abbracciati e ha detto loro che, no, non avrebbe potuto continuare ad allenare. Una notizia scontata ma non per questo meno sofferta quando il Maestro l’ha ufficializzata. E così, Zdenek se ne va. A 76 anni chiude la carriera. O almeno così pare, anche se questo diavolo di un boemo ha fatto dell’arte dello stupire un sipario perennemente aperto. Sapete quanti ne ha fatti decollare? Non basterebbe una pagina di giornale: da Signori a Baiano, Vucinic, Bojinov, Di Biagio, Delvecchio, Rambaudi e tanti altri ancora. Arrivederci Maestro e, lo ripetiamo, ci dispiace per loro che in quegli anni incredibli ancora non c’erano.
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