"Alla Dakar corro per i diritti delle donne". Rebecca a caccia del primato tra le dune

La Busi, 27 anni, è l’unica italiana al via del rally in Arabia Saudita: per finanziarsi ha scelto come sponsor il social OnlyFans

di ALESSANDRO GALLO
5 gennaio 2024

"Alla Dakar corro per i diritti delle donne". Rebecca a caccia del primato tra le dune

Rebecca Busi sarà l’unica donna italiana oggi al via dell’edizione numero 46 della Dakar. Il rally più duro al mondo, il più affascinante e ricco di pericoli e di storia, scatta da Yanbu e arriverà il 19 gennaio a Shaybah, dopo tredici tappe e un giorno di riposo. Rebecca, 27 anni, alla terza partecipazione consecutiva, non è nuova a record e primati. La prima volta, alla Dakar, è nel 2022: a 25 anni è la più giovane italiana di sempre a partecipare a questa prova massacrante, che non lascia spazio al riposo. Bisogna essere sempre concentrati, tra dune e insidie nascoste dietro la sabbia, perché il deserto non fa sconti. Oltre a saperci fare con i motori, alla Dakar contano la preparazione atletica e una buona dose di esperienza.

Rebecca parteciperà alla Dakar forte del quarto posto ottenuto nel mondiale di Rally Raid. Anche questo risultato è un primato assoluto per una pilota italiana. Ha ereditato la passione da papà Roberto e dallo zio. Papà Roberto, rallysta di moto, ha preso parte per tre volte al leggendario Pharaon’s Rally, lo zio appassionato di auto. E Rebecca comincia come navigatore per papà. Poi, dopo la laurea in economia, vende la sua auto e chiede, come regalo, il resto del budget che le serve per partecipare alla Dakar.

Ci riprova, da oggi, dopo due settimane di preparazione nel deserto di Atacama, in Cile. Un percorso, tutto sterrati e dune, che ricorda quello dell’Arabia Saudita. "Credo che altri Paesi siano più bravi a valorizzare la presenza delle donne in contesti di questo tipo – dice Rebecca -. Penso a luoghi come la Spagna o il Sud America, dove le pilota sono delle vere e proprie star. Non è una mia ambizione, il mio unico desiderio è correre. Ma sono certa che, se la mia storia fosse conosciuta, magari qualche ragazzina che vuole iniziare a correre e pensa di non potercela fare si sentirebbe meno sola. Ecco, se riuscissi a dare speranza anche a una sola ragazza, ne sarei felice".

Accanto a lei Sergio Lafuente, suo copilota dal Rally del Marocco, che con le sue 15 edizioni è Dakar Legend, mentre suo padre sarà sulla macchina dell’assistenza, come dal primo anno. Quello che era il sogno di papà Roberto è stato realizzato da Rebecca in un paese come l’Arabia Saudita che solo dal 2018 ha concesso la patente alle donne, dopo 28 anni di divieto.

Rebecca controcorrente nella scelta di uno sponsor insolito come Onlyfans, che dallo scorso anno la accompagna: il suo canale è uno spazio di condivisione delle giornate di allenamento e gara, paure e soddisfazioni, che conta 17mila followers, cui si aggiungono gli oltre 130mila sulla pagina Instagram.

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