Andrei incorona Fabbri: "Mio degno successore"
L’ex primatista e olimpionico applaude Leo, nuovo recordman tricolore
Passaggio di testimone. Da fiorentino a fiorentino. Sono passati quasi 37 anni da quando, nell’agosto del 1987 allo stadio dei Pini di Viareggio Alessandro Andrei, uno dei più grandi pesisti di sempre, campione olimpico a Los Angeles 1984, viceiridato a Roma nel 1987 e medaglia di bronzo agli Europei al coperto dello stesso anno, stabilì il record italiano con la misura di 22,91. Un record che è resistito a lungo, fino a quando, ieri a Savona, Leonardo Fabbri, 27 anni, di Bagno a Ripoli, l’ha superato di 4 centimetri lanciando a 22,95, la miglior misura mondiale dell’anno.
"Da come aveva iniziato la stagione – osserva Andrei – me l’aspettavo. Anzi, pensavo che potesse arrivare già oltre i 23 metri. Ma ce la farà presto". Con Fabbri si allunga la lista dei grandi pesisti fiorentini entrati nella storia. "Sono sicuro che Leonardo – continua – abbia un grandissimo futuro davanti. Le doti fisiche ce l’ha tutte, è alto 12 centimetri più di me e ha le leve lunghe; è stato proprio baciato dalla natura. Se si aggiunge anche la tecnica più moderna, con la rotazione, e un allenatore (Dal Soglio, ndr) che ha lanciato anche lui, i presupposti ci son tutti perché possa entrare nella leggenda".
Riguardo al vecchio e al nuovo record Andrei ha poi aggiunto: "I record sono fatti apposta per essere migliorati e mi rallegra il fatto che nell’albo d’oro, dopo di me, ci sia entrato proprio lui. Non solo perché è fiorentino ma soprattutto perché quando ci siamo incontrati una sera a cena mi ha dato proprio l’impressione di essere un bravo ragazzo, serio, lavoratore che si impegna al massimo". Ha anche ricordato un altro aspetto di quel primo incontro: "Ho scoperto che conoscevo già il suo babbo, faceva atletica anche lui, e Leonardo gli assomiglia moltissimo".
Infine un giudizio sul futuro: "Da quello che vedo ha davanti a sé ancora ampi margini di miglioramento. Se continuerà così entrerà nella leggenda. Per quanto mi riguarda farò sempre tifo per lui e gli mando il più sincero e affettuoso ‘in bocca al lupo’ con l’augurio che, dopo il record italiano, possa superarmi anche in tutto il resto".
Franco Morabito
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