Atletica Leggera, ecco gli Europei a squadre. La Torre: "Voglio una squadra che lotti"

Il direttore tecnico della Nazionale azzurra: "Abbiamo tante frecce nell’arco"

di FRANCESCO BOCCHINI -
21 giugno 2023
Nadia Battocletti

Nadia Battocletti

Milano, 21 giugno 2023 - “Voglio una squadra che lotti e che si arrenda un metro dopo il traguardo. Ciascun atleta deve esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. E in una formula a 16 nazioni ogni punteggio diventa ancora più essenziale”. Parola di Antonio La Torre, direttore tecnico della Nazionale azzurra di atletica leggera, che da venerdì sarà impegnata in occasione degli Europei a squadre di Chorzow, in Polonia, nella manifestazione che ha ereditato la tradizione della Coppa Europa. “Non siamo più la squadra che porta due o tre punte, adesso abbiamo tante frecce nell’arco. Dobbiamo affrontare la sfida con la massima umiltà, ma non possiamo più nasconderci se pensiamo a cosa abbiamo fatto in termini di valori complessivi agli Europei di Monaco e agli Euroindoor di Istanbul, in una crescita costante nella classifica per punti - continua La Torre - Abbiamo un team che tiene insieme il capitano Gimbo Tamberi protagonista di mille battaglie e un giovanissimo Mattia Furlani di cui ammiro la leggerezza e l’allegria: se uniamo questi due estremi, c’è una Nazionale fatta di tanta gioventù ma anche tanta esperienza. In eventi del genere entrano in gioco molte variabili, ma se ogni atleta dentro questo affresco di squadra saprà dare il proprio contributo, sono sicuro che il risultato finale ci lascerà soddisfatti. È l’orchestra che suona, al di là dei grandi solisti”.

Le individualità azzurre

Uno dei grandi solisti, ma anche capitano della spedizione, è Gianmarco Tamberi. "La sua è stata una scelta che abbiamo seguito e condiviso. L’ha raccontata perfettamente ieri, ricordando anche i dubbi legati al regolamento che consente al massimo quattro errori. Gimbo viene a Chorzow per mettersi in gioco: tutta la squadra deve saper raccogliere la sua energia. Le avversarie più temibili? Almeno sulla carta, sono in primis la Polonia, che avrà il pubblico con sé e le credenziali per confermarsi vincitrice. A seguire Germania, Francia e Spagna. Non è da trascurare la Gran Bretagna nonostante la squadra giovane". Le individualità oltre a Tamberi che possono trascinare il team azzurro sono diverse. “Da Yeman Crippa che in Europa è un ‘king’, ad Alessandro Sibilio tornato col ‘botto’, dalla nuova consistenza di Larissa Iapichino a uno Zane Weir che si presenta da campione europeo. Senza dimenticare nel complesso un mezzofondo in cui possiamo essere protagonisti in tutte le gare, con Nadia Battocletti altra punta assoluta, i salti in cui mi piace citare Tobia Bocchi di recente al personale, una solida Sara Fantini e una nuova Daisy Osakue da primato. Proprio nei lanci, con cinque debuttanti agli EuroTeam, è in atto un ricambio generazionale importante e penso che i giovani dimostreranno di aver meritato la convocazione”.

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