Brescia non cambia pelle. AN nel segno della continuità: "Daremo ancora fastidio a Pro Recco e Rari Nantes»

Il presidente Malchiodi: "Le liguri sempre favorite, noi avanti per la nostra strada". Squadra molto simile allo scorso anno ma in porta non ci sarà Tesanovic. Al suo posto Baggi Necchi che farà da pilastro assieme all’altro azzurro Gianazza.

di ALESSANDRO LUIGI MAGGI -
6 settembre 2024
AN nel segno della continuità: "Daremo ancora fastidio a Pro Recco e Rari Nantes"

Il presidente Malchiodi: "Le liguri sempre favorite, noi avanti per la nostra strada". Squadra molto simile allo scorso anno ma in porta non ci sarà Tesanovic. Al suo posto Baggi Necchi che farà da pilastro assieme all’altro azzurro Gianazza.

Si riparte, con una Coppa Italia in più in bacheca, una partecipazione in Champions League da confermare, un progetto già avviato da sviluppare. Ambizioni inferiori al passato, ma un futuro più radioso di altri all’orizzonte. È questa l’AN Brescia 2024/25, già al lavoro da qualche giorno in quel di Mompiano. Alle spalle mesi folli, vissuti con grandi emozioni e qualche amarezza. Il girone di Champions League condotto sempre in vetta prima dell’eliminazione, un campionato vissuto sempre di rincorsa e una finale mancata dopo un decennio, una Coppa Italia conquistata contro ogni pronostico contro la Pro Recco ai rigori. Dal 13 al 15 settembre sarà di nuovo tempo di coppe europee, in Romania si giocheranno le sfide di qualificazione ai gironi di Champions League 2024/25: prima tappa della nuova stagione di Alesiani e compagni: "Andremo a Oradea per vincere il girone e continuare la strada in Champions: questo è il nostro obiettivo. Raccoglieremo informazioni più precise sui nostri avversari nei prossimi giorni".

Sì, ma che AN Brescia sarà? Non molto diversa dalla squadra della stagione passata. Via Petar Tesanovic, forse il miglior portiere del mondo, dentro Tommaso Baggi Necchi, classe 2003 di interesse nazionale promosso dal Brescia Waterpolo. Salutato anche Vincenzo Renzuto, è arrivato Filippo Ferrero in attacco al fianco di un Max Irving sicuramente rinvigorito dall’esperienza olimpica con la nazionale USA: "Già durante la scorsa stagione abbiamo iniziato a programmare quella appena iniziata rimodulando un percorso già iniziato da molto lontano. Da oltre dieci anni lavoriamo molto sul settore giovanile con una società che non è uno dei centri nevralgici del mondo pallanuotistico, non è un club che ha tante possibilità di raffronto e quindi cresce un po’ nella pianura isolata dal resto. Nonostante le difficoltà, lo scorso anno abbiamo vinto il Trofeo del Giocatore che premia la media più alta raggiunta nelle varie categorie", il commento del presidente Andrea Malchiodi di alcuni giorni fa.

Nel mezzo il terremoto Pro Recco, con la proprietà del club più importante del mondo uscita di scena poco prima dell’evento parigino. Brescia aveva tentato l’approccio con l’ex Giacomo Cannella oltre che con Negri, Iocchi Gratta e Hallok. Ma alla fine i liguri, dopo una serie di addii pesanti, soprattutto di giocatori stranieri, sono riusciti a confermare lo zoccolo duro italiano, rimangiandosi la prospettiva di tornare in acqua solo con i giovani. "Andiamo avanti per la nostra strada", il commento di Malchiodi. Il risultato: un campionato di livello sicuramente più basso, e una Brescia che partirà a fari spenti, ma con idee ben chiare e cementate nei mesi: "Per quanto concerne il campionato si concretizzerà la presenza di un Recco tutto italiano, di altissimo livello. La compagine ligure sarà sempre la favorita con appena dietro la Rari Nantes Savona e noi cercheremo di dare fastidio ad entrambe. Abbiamo tanta voglia, come dirigenza, di vedere all’opera la nostra squadra".

Due i simboli. Come detto Tommaso Baggi Necchi, una vera scommessa, chiamato a rinverdire l’eredità dell’estremo difensore della Nazionale Marco Del Lungo. E Tommaso Gianazza. Promosso in prima squadra due anni fa, anche su impulso del ct del Settebello Sandro Campagna, il centroboa è riuscito a farsi largo e costuirsi un ruolo di primo piano, tanto da essere chiamato in azzurro. Forze fresche, ed interne, per scrivere una nuova pagina della pallanuoto italiana. Comunque vada, l’AN Brescia sarà sempre al vertice della pallanuoto nazionale.

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