Caso Arianna Fontana, l’accusato Dotti risponde con una nota dei suoi legali

Gli avvocati di Tommaso Dotti rispondono alle ricostruzioni giornalistiche sulla prima udienza del 5 dicembre: tante imprecisioni, lui in silenzio per rispetto

di Redazione Sport
7 dicembre 2023
Tommaso Dotti

Tommaso Dotti

Bologna, 7 dicembre 2023 – Arianna Fontana spera in un esito a suo favore del processo che vede coinvolto anche Tommaso Dotti, il compagno di squadra accusato di averla sabotata in un allenamento nel 2019. La plurimedagliata olimpica vuole giustizia e non tornerà in gara fino a che non si sarà risolto il processo che dovrebbe emettere una sentenza in primavera, ma sulle ricostruzioni giornalistiche della prima udienza è stata diramata una nota dai legali di Tommaso Dotti, i quali hanno tenuto doveroso precisare alcuni punti apparsi sugli organi di stampa.

Arianna Fontana
Arianna Fontana

La nota, a firma dello studio Margiotta, puntualizza innanzitutto l’apertura ai giornali dell’udienza del 5 dicembre, la quale sarebbe stata subordinata al “divieto di divulgare a mezzo stampa quanto appreso nel corso dell’udienza medesima”: circostanza, questa, da cui consegue che ogni articolo in merito alla predetta udienza è stato pubblicato in palese violazione di quel divieto e della ratio espressamente sottesa allo stesso, dichiaratamente identificata nella “tutela delle parti del procedimento”.

Uno dei cardini del dibattimento, inoltre, sarebbe la cosiddetta ‘prova regina’, ovvero un audio che l’accusa avrebbe a disposizione e che registrerebbe una sorta di ammissione di colpa da parte di Tommaso Dotti, che è indagato assieme a Cassinelli. ‘Si intende precisare, a chiare lettere, che detti articoli sono colmi di imprecisioni ed errori (anche solo cronologici), sia per quanto attiene ai fatti sottesi al procedimento sia per quanto concerne quanto accaduto in seno allo stesso’ - ancora la nota dei legali - ‘Senza volersi soffermare sul carattere evidentemente “di parte” delle pubblicazioni in questione […] si rimarca con forza che tutto ciò che è riportato negli articoli, in particolare: sui fatti imputati al signor Dotti, sul contenuto ed il valore della più volte menzionata “prova regina”, costituita dalla registrazione depositata dalla signora Arianna Fontana (e sulla cui genesi nessuno degli organi di stampa sembra essere particolarmente interessato, ancorché la stessa sia fortemente emblematica della fondatezza delle accuse mosse al signor Dotti), ed altresì, sull’esistenza di dichiarazioni asseritamente confessorie del signor Dotti rispetto alle accuse che gli vengono mosse, lungi dal rappresentare un fatto acclarato o una verità già emersa ed accertata, rappresenta, tutt’al più, una sintesi della tesi accusatoria della (sola) signora Fontana. Tesi che è fortemente e fondatamente contestata dal signor Tommaso Dotti in ogni suo aspetto e che si confida venga sconfessata all’esito del procedimento che mira – appunto – ad accertare la verità”.

La nota dei legali precisa inoltre che non c’è l’intenzione di ‘porre limiti alla sacrosanta libertà di stampa, ma, d’altro canto, non si può continuare ad assistere inermi al racconto di una sola versione dei fatti, senza perlomeno pretendere che venga precisato che questa è – appunto – una sola versione’. Mentre sul silenzio mediatico dell’atleta, Dotti non si è mai esposto sulla vicenda, gli avvocati rimarcano che ‘il silenzio è giustificato non certo dall’assenza di cose da dire, quanto semmai dal profondo rispetto per gli Organi di giustizia sportiva e per i doveri di comportamento oltre che dalla volontà di non turbare la serenità della squadra con vicende “mediatiche”’.

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