Dakar, sogno infranto per Sainz Senior: costretto al ritiro
Il danno subito al roll-cage della Ford Raptor del pilota spagnolo giudicato troppo grave dalla commissione Fia addetta al controllo dei mezzi, sfumano la seconda vittoria di fila e il quinto successo personale
Roma, 6 gennaio – E’ già finita la Dakar di Carlos Sainz Senior, 62 anni. E così sfuma la possibilità del secondo trionfo di fila per il 62enne padre dell’ex pilota Ferrari, e dal 2025 alla Williams. Il danno al roll-cage della sua Ford Raptor, subito ieri in un ribaltamento, è stato giudicato non compatibile con la prosecuzione della corsa dalla commissione della Fia deputata al controllo dei veicoli impegnati nella durissima competizione nel deserto arabo. Scatta quindi il ritiro per Sainz padre, leggenda del rally – è stato due volte campione iridato – che ambiva anche alla quinta vittoria complessiva nella corsa. Oggi si è chiusa l’estenuante 48 ore che nei dintorni del deserto di Bisha ha visto trionfare l'arabo Yazeed Al-Rajhi sul suo Toyota Hilux targato Overdrive. Sono stati 967 i chilometri di tappa che i piloti hanno dovuto affrontare nella due giorni che, arrivando così presto nella competizione, ha dato un impronta differente alla classifica generale rispetto alle attese della vigilia. Sainz Senior aveva accumulato comunque un distacco di circa un’ora e mezzo, finendo virtualmente fuori dai giochi prima dell’esclusione per motivi tecnici. Oltre al successo di Yazeed Al-Rajhi - all'ottava vittoria di tappa nella Dakar -, da segnalare il secondo posto di Henk Lategan, che ferma il cronometro a 4'16" dal saudita, sempre alla guida di Toyota. Terzo invece Nasser Al-Attiyah, qatariota che alla guida della Dacia Sandrider riesce a portarsi sull'ultimo gradino del podio anche nella classifica generale. Nelle moto sembra invece incontrastato il dominio dell'australiano Daniel Sanders, che in sella alla sua Ktm è partito bene fin dalla giornata del prologo, trovando un ritmo superiore a quello dei suoi avversari. Chiudono dietro di lui infatti l'americano Skyler Howes, distante 7'37", e lo spagnolo Tosha Schareina, con un gap poco superiore di 7'41".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su