Dal gol di Meucci a Kleis. Sono novant’anni di sfide

Allo stadio ’Ceravolo’ va in scena una partita che ha radici ’antiche’. Tanti i pareggi nei precedenti. La stagione scorsa decisiva una perla di Bozhanaj. .

di ALESSANDRO BEDONI -
5 ottobre 2024
Dal gol di Meucci a Kleis. Sono novant’anni di sfide

Novembre 2023: Bozhanaj esulta dopo il capolavoro al Ceravolo (fotofiocchi)

Domani sarà la diciottesima volta che il Modena scenderà in campo a Catanzaro nella sua ultracentenaria storia. I precedenti allo stadio calabrese dicono che il pareggio è stato il risultato più ‘gettonato’, visto che il segno X è uscito in ben otto occasioni. Sei i successi dei giallorossi e tre le vittorie dei canarini, l’ultima il 4 novembre dell’anno scorso quando la squadra allenata da Paolo Bianco sbancò lo stadio Ceravolo con la prima rete gialloblu di Kleis Bozhanaj, arrivata in pieno recupero.

Il primo incrocio in terra catanzarese è di novant’anni fa, in Serie B (a proposito, tutte le sfide sono andate in scena nel campionato cadetto): il 7 ottobre del 1934 i gialli furono corsari con un gol di Meucci. Scorrendo nei precedenti citiamo il 2 a 2 dell’ultimo dell’anno 1961, un pareggio che contribuì al bottino di punti di quel Modena che a fine stagione venne promosso in serie A con Malagoli al timone. Tra i successi dei canarini, da ricordare quello sul neutro di Reggio Calabria con rete decisiva di Roffi nel novembre 1969, mentre il pari a reti bianche dell’anno successivo rappresentò la gara di esordio del giovane portiere Paolo Conti tra i professionisti, alba di una fulgida carriera che lo consacrò, specialmente nelle fila della Roma, come uno dei migliori portieri italiani degli anni settanta e ottanta. La partita giocata al Ceravolo il 7 dicembre 1975 terminò 1 a 1 e viene ricordata sia per la rete del pareggio segnata da Franco Colomba, che legherà poi parte della sua carriera da giocatore e da allenatore alla squadra gialloblu, ma anche per il fatto che il secondo tempo di quel match fu trasmesso in differita dalla Rai la domenica sera. La tv all’epoca non era ancora a colori e il telecronista involontariamente fece capire che il commento lo faceva da un monitor da studio e non dallo stadio perchè definì ‘bianche’ le casacche del Modena. La sconfitta del 29 maggio 1988, quart’ultima di campionato, con il Modena che rimontò solo due reti delle tre segnate dal Catanzaro nella prima ora di gioco, risultò alla fine decisiva per la retrocessione della squadra in C1, mentre un altro ko, l’1 a 0 del 25 febbraio 2006 invece, non bastò ai calabresi perchè chiusero il torneo all’ultimo posto in graduatoria. Dal campo. In vista della gara di domani, Pierpaolo Bisoli nella rifinitura scoprirà se potrà contare su una rosa più ampia rispetto all’emergenza di sei giorni fa contro la Sampdoria. Calcolando che dopo il match di domani ci sarà la sosta, non si azzarderanno i recuperi di Gerli e Defrel, ma con tutta probabilità sull’aereo che porterà i canarini in Calabria dovrebbero viaggiare Battistella, Gliozzi e con buone probabilità Di Pardo.

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