Dentro la partita. La squadra di D’Angelo non perde da 16 match. I canarini cercano la vittoria della svolta
Il Modena cerca la svolta dopo una lunga serie di risultati negativi. Bisoli e la squadra in simbiosi per invertire la crisi. Analisi tattica e formazione per affrontare lo Spezia.
Di fronte, un avversario che non conosce la parola ’sconfitta’ da 16 gare, le 11 di questo campionato e le ultime 5 dello scorso. Tanto per cambiare al Modena servirà un colpo di reni clamoroso per mettere fine alla sua crisi e decretare l’inizio di un qualcosa di diverso. Ci ha tenuto a sottolinearlo, Pierpaolo Bisoli: se i giocatori avessero voluto abbandonarlo, le occasioni per farlo c’erano. Ergo, ma lo si è notato sul campo, allenatore e squadra sono in simbiosi e il club pare aver mostrato la sua fiducia, stando sempre a quanto dichiarato dallo stesso Bisoli. E allora è davvero il momento di dare una svolta, seria. Non solo basandosi su momenti di determinate prestazioni (il secondo tempo con il Palermo, un’ora con la Cremonese ecc...) ma commentando una vittoria che, per altro, manca da un mese e mezzo. E il Modena dovrà farlo con gli stessi giocatori scesi in campo martedì. Non recupera nessuno, out Gliozzi, Alberti, Pedro, l’influenzato Oliva e Ponsi, anche se per quest’ultimo il tanto atteso rientro è previsto per lunedì in gruppo. Stessi giocatori ma alcune variazioni, dovute. Idrissi non è brilantissimo in questo periodo e il cambio con Cotali sembra quasi scontato, mentre lo straripante momento di Dellavalle merita una ulteriore puntata a La Spezia. Al centro ancora Zaro e Caldara. A centrocampo Battistella potrebbe vincere il ballottaggio con Magnino in un reparto a 3, con Gerli e Santoro a completarlo. La trequarti è di Palumbo, l’attacco di Caso e Defrel, obbligati a non perdere neanche un’occasione perché in primis la loro condizione ha bisogno di minutaggio e poi perché, senza Gliozzi, Abiuso resta l’unica alternativa e arriva da un periodo di grande dispendio di energie. Questa soluzione tattica, con due punte leggermente più larghe, in teoria consente al Modena di coprire meglio lo spazio quando l’avversario imposta e la ripartenza, grazie alle qualità di Caso e Palumbo, a tratti diventa più efficace. Dall’altra parte, massima attenzione ai fratelli Esposito, scuola Inter, mattatori dell’inizio di stagione dello Spezia e alle palle inattive, punto fortissimo dei liguri. E qui, ci vorrà una risposta grossa del sistema difensivo canarino. Una delle tante che a La Spezia ricercano risposte vere. Perché se ne esce così e in nessun altro modo, vincendo. Altrimenti, le belle parole della simbiosi tra tutte le componenenti rischiano di rimanere solo belle parole.
Alessandro Troncone
Continua a leggere tutte le notizie di sport su