Dopo la retrocessione. FeralpiSalò, la rabbia di Pasini : "Potremmo lasciare la città»

Il presidente dei gardesani "Giocare sempre a Piacenza ci ha penalizzati tanto. Zaffaroni? Spero che resti".

di LUCA MARINONI -
17 maggio 2024
FeralpiSalò, la rabbia di Pasini : "Potremmo lasciare la città"

FeralpiSalò, la rabbia di Pasini : "Potremmo lasciare la città"

Il presidente della FeralpiSalò, Giuseppe Pasini, ha voluto tirare le somme al termine di questa stagione (la prima in serie B) che al termine non ha regalato la desiderata salvezza alla matricola gardesana. Nell’occasione, più che un’analisi tecnica, quella del massimo dirigente è stata una riflessione sui rapporti tra la società e il territorio salodiano: "Parleremo con il nuovo sindaco di Salò – ha sottolineato il presidente Pasini – e vedremo il da farsi. Purtroppo qui siamo poco considerati e, se sarà necessario, andremo altrove. Se siamo scomodi, possiamo guardare ad altre soluzioni. Certo, dopo tutti questi anni, ci dispiacerebbe tantissimo, ma se saremo costretti, possiamo andarcene, visto che qui siamo poco considerati".

La questione stadio, tutto il campionato giocato a Piacenza, rappresentano un punto focale dell’intera questione: "Pensavamo che il fatto di avere raggiunto la Serie B potesse essere considerato un valore aggiunto per tutti. Invece nessuno ci ha dato una mano per l’adeguamento del “Turina“ e l’amministrazione comunale di Salò ci ha dedicato poca attenzione. Siamo molto amareggiati, anche perché aver giocato sempre al “Garilli“ ci ha penalizzato tantissimo. Se dovessimo tornare in Serie B, non vogliamo commettere l’errore dell’anno scorso, ma dovremo farci trovare pronti per tempo e se sarà necessario valuteremo altre soluzioni lontane da Salò, sempre nel bresciano". Il massimo dirigente verdeblù, che ammette che l’ipotesi “Rigamonti“ di Brescia non è ancora tramontata e spinge poi lo sguardo avanti. La FeralpiSalò ripartirà ma senza l’assillo di vincere la Serie C: "L’intento è quello di mantenere uno zoccolo duro di quattro o cinque giocatori, compreso Balestrero. Per il resto punteremo ancora sui giovani, cercando di lanciare nuove promesse. L’obiettivo non è quello di vincere subito il campionato, ma di crescere nel tempo e di puntare a farlo non appena saremo pronti".

Sul fronte dell’organico, dunque, è facile prevedere un deciso rinnovamento, con i giovani che si sono messi in luce in serie B (in primis Pizzignacco, Felici, Compagnon e Bergonzi, che rientrerà all’Atalanta) destinati a partire, così come non rimarranno gli elementi in prestito. Possibili conferme per Di Molfetta, Zennaro, Pilati e, con tutta probabilità, Hergheligiu. Tutte le questioni tecniche, però, verranno definite una volta scelto l’allenatore. Al momento Marco Zaffaroni rimane in pole-position, ma per lui suonano le sirene della B: "Zaffaroni – è la spiegazione dello stesso Giuseppe Pasini – si è dimostrato un grande professionista e una persona molto umile. L’ho ringraziato per il lavoro che ha fatto, anche se non è arrivata la salvezza. Proprio per questo saremmo molto contenti se continuasse con noi, ma ha avuto alcune chiamate dalla B. Ci siamo dati un paio di settimane per decidere. Se non dovesse rimanere lui, punteremo su un allenatore bravo a lavorare con i giovani".

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