Un coach da esportazione

Il faentino Alberani allena la squadra di nuoto di El Salvador .

26 luglio 2024
Un coach da esportazione

Il faentino Alberani allena la squadra di nuoto di El Salvador .

Un faentino a Parigi. Gianluca Alberani parteciperà alla sua terza Olimpiade consecutiva come coach della squadra di nuoto di El Salvador, traguardo che certifica l’importanza che sta avendo a livello mondiale in questa disciplina sportiva. El Salvador è infatti uno dei tanti paesi che si allena nelle strutture della società fondata dal 42enne faentino a Fort Lauderdale vicino a Miami, dove si è trasferito nell’ottobre 2009. Prima come assistant coach di una squadra locale poi nel 2013 è diventato proprietario e fondatore di Azura Florida Aquatics, centro che prepara i nuotatori provenienti da tutto il mondo per le maggiori competizioni mondiali.

Alberani, come si sente a partecipare per la terza volta alle Olimpiadi?

"È molto gratificante e mi sento un privilegiato. È un sogno che ho sempre avuto e addirittura posso realizzarlo ben tre volte. È una emozione sempre grande, perché non c’è niente di più importante a livello sportivo di questa festa chiamata Olimpiade dove ogni partecipante trasmette orgoglio per gli sforzi fatti nel quotidiano negli ultimi anni per raggiungere l’obiettivo".

Cosa si aspetta da questa avventura?

"La voglio vivere al massimo a cominciare dalla cerimonia di apertura. A Rio de Janeiro ci sono riuscito, vivendo anche le emozioni extra sportive, mentre a Tokyo a causa del Covid, gli spostamenti erano limitati ed in pratica si pensava solo a gareggiare. Parigi sarà invece una festa".

Con quanti atleti si presenta El Salvador e quali sono i vostri obiettivi?

"Gareggeranno Celina Marquez nei 100 dorso, ragazza che seguo direttamente a Fort Lauderdale e che era anche a Tokyo, e Nixon Hernandez nei 100 stile libero che invece si allena in Spagna. Entrambi vogliono dare il massimo e migliorare i loro tempi, ispirandosi ai campioni delle nazionali maggiori".

Ancora una volta la sua Azura Florida Aquatics si è confermata una potenza a livello mondiale.

"A Parigi ci saranno sei nuotatori di cinque diversi paesi che si sono preparati nella nostra struttura a cui se ne aggiungono undici di altrettante nazioni che sono stati da noi in passato. Sono numeri importanti ed è un gran bella soddisfazione".

Le sue Olimpiadi sono però già iniziate: come mai è a Parigi?

"Da qualche giorno sono a Mulhouse, cittadina vicina a Parigi, per coordinare il Training Camp di PanamSport, istituzione che governa i comitati olimpici delle Americhe, di cui sono il coordinatore tecnico del nuoto. Diamo l’opportunità ai nuotatori dei paesi più piccoli di prepararsi alle Olimpiadi e nel nuoto ci sono una cinquantina di atleti di diciannove nazioni. In totale siamo 350 tra atleti e preparatori se contiamo anche le altre discipline sportive".

Pensa che l’Italia possa essere protagonista?

"Giustamente è considerata una delle potenze e sono sicuro che grazie alla guida tecnica di ottimi allenatori e dirigenti daranno il massimo per raggiungere il maggior numero di finali e di podi per cercare di far suonare l’inno di Mameli che è sempre emozionante sentirlo anche da italiano all’estero".

Luca Del Favero

Continua a leggere tutte le notizie di sport su