Doppia rotta per la gloria. Tita cerca il bis ai Giochi. Poi il sogno Luna Rossa

Campione a Tokyo con Caterina Banti, a Parigi potrebbe essere portabandiera "Sarebbe un’emozione, intanto lavoro per essere pronto per l’America’s Cup".

di GIANLUCA SEPE -
4 maggio 2024
Tita cerca il bis ai Giochi. Poi il sogno Luna Rossa

Tita cerca il bis ai Giochi. Poi il sogno Luna Rossa

In quattro per due posti. Quando verrà il tempo delle scelte per Max Sirena per comporre l’equipaggio di Luna Rossa, questa sarà forse la più difficile. Perché accanto a James Spithill e Checco Bruni c’è il talento giovanile di Marco Gradoni, ma sopratutto la classe di Ruggero Tita.

32 anni da Rovereto, un autentico maestro del foil con quattro europei, tre mondiali e un oro olimpico insieme a Caterina Banti. Per far volare Luna Rossa ci sarà anche lui.

Silver Bullet, Formula 1, i paragoni sono tanti. Com’è questa Luna Rossa?

"Un mezzo eccezionale, nasce dal lavoro di tutti. Dall’esperienza che abbiamo portato a casa con la navigazione con LEQ12. E’ una barca che unisce tutto ciò che abbiamo imparato, soprattutto gli errori e il risultato è davanti ai vostri occhi".

Hanno parlato di evoluzione dal prototipo, qui forse c’è anche di più, magari di cui nemmeno potete parlare.

"Cose che non possiamo dire ma che in realtà non conosciamo perché non abbiamo ancora navigato con questa barca. Vedremo se ciò che abbiamo imparato con il simulatore e con i computer corrisponderà a realtà però siamo molto fiduciosi nell’aver visto l’ingresso in acqua delle altre due imbarcazioni che sono state svelate (Alinghi e Team New Zealand, ndr). Le linee che hanno non ci spaventano particolarmente, non hanno nulla di nuovo".

Dall’AC40 all’AC75 c’è un abisso però avete fatto un crescendo nelle regate preliminari. Ora una barca tutta da scoprire: obiettivi?

"Sicuramente bisognerà essere veloci ad adattarsi alla nuova Luna Rossa e alle situazioni, cosa che noi italiani facciamo molto bene. Sarà un’avvicinamento tosto, sopratutto nella parte finale vedremo la vera potenzialità delle varie barche."

A 32 anni un mondiale, oro olimpico, la Coppa America. Come si sente?

"In realtà non sono poi così giovane. Per il mondo della vela che conosciamo forse sì, ma questo è uno sport anche di esperienza, anche se queste barche stanno andando sempre di più in una direzione di velocità, di spettacolarità ma soprattutto di tempi di reazione molto stretti. Ci stiamo orientando un po’ di più verso il mondo del motorsport".

Sarà un agosto intenso, ha fatto una scala delle priorità o tutto andrà sullo stesso piano?

"Tutto sullo stesso piano, quello che andrà dietro sarà la vita personale. Cercherò di vivere questi mesi con il massimo focus s entrambi i progetti, Affronterò tutto in ordine cronologico, prima ci saranno le Olimpiadi e poi la Coppa America, ma ovviamente la preparazione andrà avanti in simultanea. Sono molto contento di come abbiamo gestito la programmazione sia con Luna Rossa che con la Federazione per cogliere il meglio e provare a portare a casa il massimo da entrambi gli obiettivi."

A Jeddah ha regatato alla grande insieme a Marco Gradoni, avete dimostrato che su Luna Rossa ci sono giovani interessanti. C’è competizione con gli altri timonieri?

"Sì abbiamo regatato molto bene, ci siamo trovati bene a bordo e abbiamo trovato un bel feeling, un’ottima comunicazione. Purtroppo avevano poche ore sulla barca e quello che abbiamo fatto per questo forse vale anche di più. Se avessimo avuto più tempo con cui prepararci, forse avremmo potuto mettere la prua davanti ai neozelandesi. C’è un po’ di rammarico per quello, ma siamo contenti di quanto è stato fatto."

Quanto del Nacra porterà su Luna Rossa e viceversa?

"Entrambe le cose si aiutano veramente tanto. Sono due mondi foil, due mondi di regata e penso che l’allenamento su uno porti sull’altro e viceversa. E’ un arricchimento continuo."

Si parla di lei come portabandiera, ci pensa?

"Devo dire di sì, sarebbe una bellissima occasione. Dall’altra parte però mi rendo conto che le mie giornate sono veramente poche e fare il portabandiera porterebbe grande dispendio di tempo. Cerco di investire di più qui sulla Coppa America per esserci, per navigare, per dare il meglio e magari portare a casa entrambi gli obiettivi."

Sono passati 24 anni dalla prima sfida, ce la farete questa volta?

"Diciamo che l’Italia non ha mai vinto questo trofeo. Siamo nelle condizioni di potercela fare".

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