Due anni dopo Nadal si riprende la sua terra. Sconfitto Cobolli, ora l’esame De Minaur

Barcellona: a 681 giorni dall’ultima volta Rafa gioca di nuovo un match sul ’mattone’ e vince. Oggi in campo Vavassori e Musetti

di GIULIANA LORENZO -
17 aprile 2024
Due anni dopo Nadal si riprende la sua terra. Sconfitto Cobolli, ora l’esame De Minaur

Due anni dopo Nadal si riprende la sua terra. Sconfitto Cobolli, ora l’esame De Minaur

Non è cambiato nulla praticamente due anni dopo. Seicentottantuno giorni che sembrano un’eternità: così tanto lontano dalla terra rossa Nadal non c’è mai stato. E il re del mattone in polvere ha riabbracciato ieri la sua casa, in uno stadio che porta il suo nome, apparecchiato per un rientro vincente a Barcellona. E così è stato, anche contro un Cobolli partito alla carica nei primi game senza alcun timore reverenziale, e poi un po’ spento dall’emozione. Una volta oliato il motore Rafa ha messo il pilota automatico fino al 6-2, 6-3 finale. E’ quello di una volta? Troppo presto per dirlo, ma ieri, mentre abbracciava a fine match il nostro azzurro, già aveva nella testa la prova di oggi contro Alex De Minaur. Avversario insidioso, un test con uno scalino in più. Nadal sulla terra battuta, non è mai uscito da un torneo senza ottenere almeno una vittoria dai tempi dei Masters di Roma 2008. Al debutto catalano qualche dritto resta un po’ corto, il servizio non viaggia come dovrebbe: partenza cauta di chi con i propri acciacchi si è scottato più di una volta.

Il rientro però è stato in grande stile, con un po’ di aiuto da parte del toscano: quasi il doppio i gratuiti di Cobolli rispetto al maiorchino. Ma la pressione sul rovescio dell’azzurro è cresciuta di punto in punto durante il match con Rafa sempre più vicino alla riga e qualche scambio-forcing di quelli che ci mancavano. Lo stadio è pieno, e in panchina a guardarlo c’è tutto lo stato maggiore che fa e ha fatto parte della carriere dello spagnolo: da Carlos Moya, agli amici Tommy Robredo e Marc Lopez (suo compagno di doppio alle olimpiadi ’d’oro).

Ben impattata quindi la prima partita ufficiale, 103 giorni dopo l’ultima delle sole tre giocate quest’anno. Il ritmo sale come un diesel, del resto, alzare il livello progressivamente, è un po’ nella cifra dei grandi campioni non più nel fiore degli anni. Lo abbiamo visto fare anche a Djokovic. Ora l’esame si chiama Alex de Minaur (oggi alle 16), testa di serie numero 4. Il maiorchino è avanti 3-1 nel bilancio degli scontri diretti. Sempre a Barcellona in campo oggi anche gli azzurri: Vavassori (10,30 Bautista Agut) e Lorenzo Musetti (14 Carballes Baena).

Sulla terra indoor di Stoccarda si è invece giocato il derby azzurro fra Jasmine Paolini e Sara Errani: la toscana avanza al 2° turno del torneo Wta 500 dopo aver regolato la romagnola 6-1, 6-0 in 47 minuti. Dopo? Stretta di mano "e siamo andate a cena assieme".

Gabriele Tassi

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