Estra, ascolta Sambugaro: "Brutti, sporchi e cattivi"

Il direttore sportivo: "Se vogliamo realizzare il sogno playoff la squadra deve tornare a giocare con quella furia agonistica che l’ha portata fin qui".

25 aprile 2024
Estra, ascolta Sambugaro: "Brutti, sporchi e cattivi"

Estra, ascolta Sambugaro: "Brutti, sporchi e cattivi"

Il direttore sportivo biancorosso Marco Sambugaro fa le carte all’Estra Pistoia in vista di queste due ultime giornate di campionato.

Le sconfitte contro Pesaro e Brindisi hanno complicato il vostro cammino verso i play off?

"Un po’ lo hanno complicato, una vittoria in casa o contro Pesaro ci avrebbe dato la certezza di essere dentro i play off ma è ancora tutto molto aperto, ci sono tanti scontri diretti da giocare. Mi preme, però, chiarire bene un aspetto".

Quale?

"Dobbiamo tenere presente da dove siamo partiti e qual era il nostro obiettivo perché è un aspetto molto importante che non va dimenticato. Il traguardo da raggiungere era la salvezza e ci siamo riusciti con largo anticipo al di là di ogni previsione, adesso tutti pensano che siamo da play off ma la squadra non è stata costruita per questo. La stagione è andata alla grande e adesso siamo in corsa per un obiettivo che non era nemmeno pensabile all’inizio e se non dovesse arrivare rimarrebbe comunque un’annata straordinaria".

È vero la stagione di Pistoia è da applausi ma visto che sognare non costa niente si può anche azzardare qualche pensiero più grande. La squadra, però, deve ritrovare lo smalto dei giorni migliori.

"Dobbiamo tornare ad essere brutti, sporchi e cattivi se vogliamo realizzare qualcosa di fantastico, ritrovare la furia agonistica che ci ha portato fino a qui, con umiltà, senza pensare a niente se non a noi stessi e farlo per quaranta minuti. Ha ragione Brienza quando dice che ognuno deve portare quaranta minuti di concentrazione e non andare a corrente alternata. Contro Brindisi abbiamo avuto troppa sicurezza nel modo di giocare pensando che in casa nostra con il nostro pubblico e loro che erano ultimi non ci sarebbero stati problemi e invece ci è mancata la rabbia agonistica, la mentalità di azzannare la partita e chiuderla".

Lei che è stato un grande giocatore e ha vissuto questi momenti, cosa deve fare la squadra per ritrovare questa furia agonistica?

"Dobbiamo avere l’umiltà di capirlo, i giocatori devono guardarsi negli occhi prima della partita e dire di voler portare a casa la vittoria a tutti i costi, non importa come ma bisogna vincere".

A questo punto è più difficile vincere a Trento o contro Varese in casa?

"Sono due partite difficili. Trento gioca in casa per migliorare la posizione in classifica, Varese può darsi che arrivi all’ultima giornata senza avere più niente da chiedere al campionato e quindi con la mente libera e visto il potenziale offensivo c’è da stare attenti. Diciamo che è meglio pensare ad una partita alla volta per cui concentriamoci sulla gara contro Trento anche perché sinceramente non saprei cosa scegliere".

Maurizio Innocenti

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