Euroderby, caccia al gol d’autore. Milan in volo con Leao e Giroud. Lukaku-Dybala: la Roma può tutto

Domani sera l’andata dei quarti, il Diavolo lanciatissimo conta sui suoi bomber per la grande volata. Anche De Rossi vola come Pioli: ma Romelu e Paulo devono ancora ritrovare la letalità di inizio stagione.

di LUCA MIGNANI -
10 aprile 2024
Milan in volo con Leao e Giroud. Lukaku-Dybala: la Roma può tutto

Milan in volo con Leao e Giroud. Lukaku-Dybala: la Roma può tutto

Farsi strada verso la finale di Europa League, obiettivo rossonero dichiarato. E dimostrare di poter essere l’allenatore del futuro, oltre che del presente. Due concetti chiave ben impressi nella mente di Stefano Pioli, in vista dell’andata dei quarti contro la Roma, domani sera alle 21 a San Siro. Il tecnico sta percorrendo ad ampie falcate la strada della riabilitazione: sette vittorie consecutive tra campionato e coppa, per togliersi di dosso l’etichetta di "a fine corsa". E sotto gli occhi di Gerry Cardinale, atteso al Meazza, vuole mettere un altro tassello.

Magari grazie alle reti di Giroud e Leao. Milan-Roma, infatti, sarà anche sfida tra coppie del gol: sul tavolo ballano una cinquantina abbondante di centri stagionali. 59 per l’esattezza. Olivier Giroud (15) e Rafael Leao (12) da una parte, Romelu Lukaku (18) e Paulo Dybala (14) dall’altra. Fin qui, più prolifica la coppia giallorossa: cinque reti di differenza per un conteggio che dice 32-27. Anche se negli assist va molto meglio quella rossonera, tanto da averne sfornati quasi il doppio: 21 - con Leao a quota 12 e Giroud a 9 - contro la dozzina romanista (8 Dybala, 4 Lukaku). Per non parlare degli ultimi periodi, agli antipodi: nell’ultimo mese la coppia franco-portoghese ha timbrato quattro volte (tris di Rafa). Il belga e l’argentino, invece, sono rimasti a secco e da domani sera vogliono invertire la tendenza. Chi l’ha invertita è Leao: da gennaio, in 18 partite, è entrato in 14 azioni da gol, totalizzando 6 reti e 8 assist. In Italia, nessuno come lui. In campionato ha digiunato cinque mesi prima del tanto sospirato ritorno alla marcatura arrivato in febbraio, contro l’Atalanta. Nelle ultime due giornate però, contro Fiorentina prima e Lecce poi, ha fatto sempre centro. Idem, quasi, in Europa League: 3 gol (e altrettanti assist) in quattro partite. Meno brillante, in coppa, Giroud: un solo squillo in tre gare.

Pioli, comunque, difficilmente rinuncia al francese che, in stagione, su 38 gare ha giocato titolare 33 volte. Più dei suoi 37 anni, pesano altri numeri: in rossonero, 47 reti e una media gol di 0,38 a partita, ossia meglio rispetto ai tempi del Chelsea (39 con una media di 0,32). Il 37enne ha ritrovato la porta sabato contro il Lecce, frantumando un’astinenza che durava da cinque giornate, ossia lo stesso periodo vissuto tra settembre e ottobre, dopo aver calato un poker con Bologna, Torino (doppietta) e proprio Roma nelle prime tre di campionato. Dal Naviglio al Tevere, non naviga in buone acque Romelu Lukaku: in campionato è a secco da quattro partite e nel 2024 è andato a segno solo due volte, mentre nelle prime dieci giornate erano arrivate ben 6 marcature.

In Europa League, però, Big Rom suona tutt’altra musica e ha segnato a tutte: Sheriff, Slavia Praga, Servette, Feyenoord e Brighton. Totale: 7 in nove gare. È il sesto marcatore di sempre nell’ex Coppa Uefa con 27 gol. Ai tempi dei derby, in maglia Inter, 5 gol, tutti in partite diverse. Su nove incroci, sette vittorie: compresa quella dello scontro con Ibrahimovic, che domani sarà in tribuna insieme a Cardinale. In maglia Roma, invece, ancora nessun lampo contro il Diavolo. Lampi cercansi anche tra i piedi di Paulo Dybala: come il belga, l’argentino si è inceppato in campionato, dopo il boom tra gennaio e marzo da 7 gol in cinque partite. Da lì in poi, assente nei tabellini. Pochino anche in Europa League. Su dieci partite: due saltate per infortunio, altrettante in panchina, solo un gol, nel 4-0 contro il Brighton. L’anno scorso la campagna europea dell’ex Juve si era chiusa con undici gare e 5 centri. Uno anche nella notte di Budapest: quella delle lacrime dopo aver perso col Siviglia in finale. Proprio la finale è l’obiettivo dichiarato, sia del Milan che della Roma. Tra il dire e il fare, ci sono in primis due notti da euroderby e un solo biglietto per continuare a sognare.

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