Farfalle, rivoluzione e dubbi. Il blitz di Facci: "Capisco le reazioni. Ma c’è la volontà di andare avanti»

Dopo la risoluzione del contratto di Maccarani, la visita del presidente federale all’Accademia di Desio "Il cambio di allenatore può essere traumatico, con tutte le ragazze ho avuto un dialogo sereno e costruttivo".

di GUALFRIDO GALIMBERTI
28 marzo 2025
Andrea Facci, 40 anni, è stato eletto presidente di Federginnastica a inizio marzo

Andrea Facci, 40 anni, è stato eletto presidente di Federginnastica a inizio marzo

DESIO (Monza e Brianza)Un blitz improvviso in Brianza per incontrare le Farfalle della ginnastica ritmica e capire se ci sono ancora i presupposti per andare avanti insieme o se la rifondazione sarà totale. Andrea Facci, il neo presidente della Federginnastica, nel pomeriggio di ieri si è presentato all’Accademia internazionale di ginnastica ritmica. La casa delle Farfalle, il "laboratorio" dove sono stati creati tutti i successi della nazionale. Di più: probabilmente anche la "casa" di Emanuela Maccarani, l’artefice di tutti questi successi e la persona che, con l’appoggio dell’amministrazione comunale e di Oreste De Faveri (il desiano uomo di riferimento per la ginnastica in Lombardia) e poi del Coni, ha fortemente voluto la realizzazione di questa struttura, diventato punto di riferimento federale. Questo fino a mercoledì, quando è stata decisa la risoluzione anticipata del suo contratto.

"Una visita che ho fortemente voluto – commenta il presidente Facci –. Sono stato anch’io un ginnasta, sebbene non un grande ginnasta, so benissimo cosa significano questi cambiamenti per gli atleti. Il cambio di un allenatore è sempre da gestire e può essere traumatico. Con le ragazze ho voluto un incontro molto aperto e sincero. Essere venuto qui è un atto dovuto nei confronti di questo sport, delle ginnaste e delle loro allenatrici. È la mia vicinanza".

Il presidente si è presentato con tutto il suo staff. Al suo fianco la vice Fabrizia D’Ottavio (una delle Farfalle della storica medaglia di Atene 2004), il vicepresidente vicario Franco Mantero, i consiglieri federali Marta Pagnini (ex atleta), Oreste De Faveri e Paolo Principi. Si è intrattenuto a lungo con le Farfalle di oggi. Colloqui individuali prima con le due allenatrici ancora sotto contratto (quasi un’ora ciascuna), poi con le atlete di punta della nazionale. Incontro di gruppo, invece, con le più piccole da poco entrate in questo gruppo d’élite. Il timore, non dichiarato, era evidente: qualche atleta legata a Maccarani, pensando anche di non avere più l’età giusta in vista delle prossime Olimpiadi, potrebbe anche decidere di lasciare l’attività agonistica. Dai colloqui, tuttavia, pare che questa volontà non sia stata espressa da nessuna delle ginnaste.

"Con le ragazze è stato un dialogo sereno e costruttivo – racconta Facci –. Certo qualcuna è rimasta colpita dall’accaduto, anche per i tempi repentini in cui sono state prese le decisioni. C’è voglia tuttavia di andare avanti e di costruire ancora qualcosa di positivo". Gli Europei di giugno sembrano essere un tema che a oggi interessa relativamente. Si darà più importanza probabilmente alla finale di Coppa del Mondo a Milano a luglio. Intanto, però, la parola d’ordine è ricostruzione. "Il direttore tecnico – conclude Facci – formalmente sono io fino alla fine di giugno. Il contratto di Maccarani era già scaduto e prorogato. Per quanto riguarda lo staff di allenatori, stiamo facendo ogni valutazione necessaria". In tutto questo una certezza: la federazione volta pagina. Stop alla figura di un allenatore che regge e dirige un intero movimento. Tutti importanti, nessuno indispensabile. Neanche Maccarani, nonostante il suo impressionante curriculum di vittorie nelle più importanti manifestazioni internazionali.

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