Ferrari in festa a Le Mans, Fuoco: “Abbiamo lavorato un anno per questa vittoria”

Il pilota Ferrari si gode il successo sulla 499P: Le Mans è ancora rosso. Un anno dopo Giovinazzi è toccato a Fuoco

di MANUEL MINGUZZI -
16 giugno 2024
Antonio Fuoco

Antonio Fuoco

Le Mans, 16 giugno 2024 – Bis di Ferrari a Le Mans. Dopo lo storico successo del 2023, giunto cinquant’anni dopo l’ultimo, la rossa di Maranello ha trionfato anche nel 2024, stavolta con la vettura 50. Dodici mesi dopo Giovinazzi, un altro pilota italiano sale sul gradino più alto della storica 24 ore, la gara che tutti vorrebbero vincere. Antonio Fuoco, assieme a Miguel Molina e Niklas Nielsen, ha portato la 499P sul tetto del mondo endurance, al termine di una gara al cardiopalma e decisa da una grande strategia del muretto. Passata la paura per una porta sul lato destro che era rimasta aperta, il box Ferrari ha azzeccato la strategia dell’ultima ora di corsa, portando la vettura in testa e calcolando al dettaglio il carburante per tagliare il traguardo davanti alla Toyota, che si è fermata dopo e non è riuscita a recuperare. La vettura 50, che ha pittato prima delle altre, ha poi amministrato i 40 secondi di vantaggio e la gestione di carburante ed energia non dovendo effettuare un ultimo pit stop che gli avrebbe fatto perdere la corsa. Antonio Fuoco corona dunque il suo sogno.  

Fuoco: “Un anno di lavoro per questa vittoria”

La 24 ore di Le Mans è sempre una gara particolare, può succedere di tutto e oltre alla prestazione serve affidabilità e fortuna, evitare guasti, incidenti o situazioni potenzialmente pericolose. Nella notte, inoltre, tanto tempo dietro Safety Car e poi la pioggia a complicare tutto, ma la strategia della Ferrari numero 50 è stata perfetta: “Non ho mai pensato prima di averla già vinta, abbiamo sofferto fino al traguardo – le parole di Fuoco – A Le Mans può succedere di tutto e le condizioni dell’ultima parte di gara erano molto variabili. La squadra ha fatto un grande lavoro, tutto è stato perfetto. Abbiamo lavorato un anno per tornare qui e ce l’abbiamo fatta”. Come detto, un po’ di paura è arrivata quando a due ore dalla fine la porta destra era rimasta aperta è c’è stata la necessità di un ulteriore pit stop. Brividi per tutti, un po’ come l’anno scorso quando la vettura di Giovinazzi non ne voleva sapere di ripartire durante l’ultimo pit stop. Alla fine è andato tutto bene anche grazie a meccanici freddi e lucidi, così la 24 ore prende la direzione di Maranello per la seconda volta in due anni. Un successo fantastico e storico, in attesa che in futuro anche Red Bull arrivi a complicare i piani. Oggi, però, è il momento della festa nonostante, appunto, la paura per quella portiera aperta: “Diciamo che abbiamo sudato freddo – il racconto di Fuoco – Però i ragazzi al pit sono stati fantastici e velocissimi. Avevamo un po’ di vantaggio sugli avversari grazie alla strategia che è stata perfetta. Siamo felicissimi”.

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