Fortitudo e Caja: la separazione è cosa fatta
Basket serie A2 L’agente del tecnico ha comunicato la decisione di chiudere il rapporto. Rossi, Ramondino e Magro i possibili sostituti

Fortitudo e Caja: la separazione è cosa fatta
Si volta pagina e si cerca di fare chiarezza e di guardare avanti. Chiusa la serie di finale con Trapani, non senza la solida quotidiana dose di provocazioni da parte dell’entourage siciliano. Da rivedere, intanto, le immagini di come è stato lasciato da Trapani lo spogliatoio del PalaDozza. Incassato l’addio comunicato in sala stampa, ma non alla società da Attilio Caja, la Fortitudo prova a fare ordine, chiarire le proprie posizioni e ripartire in vista di quella che sarà un’altra stagione da vivere da protagonista nel difficile campionato di serie A2 che l’attende.
Come riportato da voci vicine al tecnico pavese, la decisione di Caja di dimettersi e lasciare la Fortitudo è stata comunicata in queste ore alla società dall’agente del tecnico pavese. Si è parlato di incompatibilità caratteriale con qualche dirigente, la realtà dei fatti è che Caja bravissimo nella gestione della squadra, dall’altra ha confermato come sia difficile lavorare con un tecnico che pretende di avere l’ultima parola su tutto, cosa che in una società che si vuole strutturare per puntare a livelli più alti non è sempre possibile, anche se in Fortitudo hanno spesso e volentieri cercato di andare incontro alle esigenze del tecnico. Tre anni e mezzo a Varese, poi uno e mezzo a Reggio Emilia, qualche mese a Scafati e una stagione alla Fortitudo, sono le ultime esperienze di Caja i cui finali di avventura sono stati tutt’altro che idilliaci.
Nonostante il biennale in essere, Caja ha così deciso di lasciare la Effe, destinato a Cantù, forse verso altre piazze, ma il suo futuro è altrove. Della serie ci eravamo tanti amati, ma adesso ci lasciamo, il futuro di Caja è altrove e quello della Fortitudo sarà di conseguenza, una volta preso atto dell’intenzione del tecnico pavese di rassegnare le dimissioni, con un altro allenatore. Chi? E’ ovvio che la Fortitudo si sta guardando intorno. Piaceva e piace Alessandro Rossi, 40 anni, artefice dell’ottima stagione di Rieti e capace di portare due anni fa Scafati in A1, ma ha rinnovato da pochi mesi con la società laziale, quindi canale difficile da percorrere. Il desiderio, anche di parte dei tifosi, sui social c’è chi si è reso disponibile ad andare a prenderlo in spalla, sarebbe Marco Ramondino, ex tecnico di Tortona e con un passato, nella Biancoblù stagione 2011-12 come vice.
C’è chi invece vorrebbe Alessandro Magro, appena uscito da Brescia e chi si immagina l’ingaggio di un tecnico straniero, ma al momento non c’è nulla di definito, anche perché in casa Fortitudo si vuole prima chiudere la questione Caja, poi chiarirsi e una volta messo a punto il tassello dell’allenatore iniziare a muoversi sul mercato per approntare un organico che possa puntare a un campionato di vertice. Il tempo è purtroppo tiranno e il momento di prendere le decisioni si fa sempre più vicino: a Stefano Tedeschi e una società compatta e decisa il compito di muoversi presto e bene.
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