Gabbrielleschi a Parigi
Sogno a cinque cerchi realizzato: "È da una vita che aspetto" .
"Era da anni che si allenava con noi, alla Nuotatori Pistoiesi. Un giorno, avrà avuto sì o no 13 anni, mi si presenta innanzi e mi fa: ‘non ha ancora capito che voglio andare alle Olimpiadi?". E io, attonito per la forma ma contento della sostanza, le risposi d’acchito: ‘la differenza tra un campione e un bravo nuotatore la fa il dettaglio: allenati sui dettagli’. Si era sempre preparata con serietà e costanza, da quel momento, se possibile, ha dato ancora di più". E ha sempre continuato a sognare.
La bambina, che il prossimo 24 luglio spegnerà 28 candeline sulla torta, era Giulia Gabbrielleschi e chi racconta l’aneddoto è il suo allenatore, Massimiliano Lombardi, anch’egli in procinto di strappare il pass per "Parigi 2024" (la convocazione azzurra non è ufficiale, ma lui nella Capitale francese ci sarà, in un modo o nell’altro).
"Ora che si è qualificata alle Olimpiadi – ma si sarebbe meritata la chiamata anche a Tokyo 2020 – sono contento, soprattutto per lei, che è stata più forte di tutte le avversità. Nella Senna, se il campo di gara sarà quello, dovrà cercare di fare del proprio meglio. Sarà una gara difficilissima, ma con meno partecipanti di quelle appena affrontate, visto che le concorrenti saranno 22 massimo 26. Adotteremo la strategia migliore per fare le cose migliori".
E lei, tesserata di Nuotatori Pistoiesi e Fiamme Oro Napoli, 13 allenamenti settimanali (10 in vasca da 2ore e un quarto/2 ore e mezza ciascuno; 3 in palestra) oltre le eventuali gare, che ha lottato con tutte le sue forze per essere la seconda nuotatrice pistoiese dopo Alice Nesti ad andare ai Giochi a cinque cerchi, che dice? "Andare alle Olimpiadi è il sogno di una vita. Da 1 a 10 quanto è stato difficile? 11, come dice il mio allenatore, Lombardi. In questi ultimi anni mi sono sottoposta a un’infinità di prove, in acque libere (si è qualificata nella 10 chilometri di fondo, nda) e in vasca. Finalmente… è arrivata la convocazione. Se dormo la notte prima delle gare? Insomma. Darò tutto, quello è certo: le gare olimpiche sono anomale, ma avrò dinnanzi avversarie importantissime, dalla pluricampionessa olandese van Rouwendaal all’altra eccellenza, la brasiliana Cunha, fino alla tedesca Beck e tante altre. Ma quando si parte, si punta sempre in alto".
Le prime telefonate, i primi messaggi di congratulazioni sono stati quelli di mamma Patrizia e del fratello Andrea e poi, racconta visibilmente radiosa, "mi hanno fatto i complimenti i miei compagni di squadra e ancora Niccolò Bonacchi, Alice Nesti, Alice Ieri, il presidente Giancarlo Lotti". Tra i primi, anche quelli dell’Amministrazione comunale, di una delle tante Giunte, tra centrosinistra e centrodestra, che hanno sempre promesso un impianto ad hoc a Pistoia, ma non hanno mai trovato il tempo di costruirlo.
Lei, intanto, il tempo non lo perde: non sa stare con le mani in mano. Non svela il suo futuro sportivo (continuerà la carriera o cesserà l’attività dopo Parigi?), ma ha pianificato l’avvenire: laurea magistrale in Psicologia Giudiziaria a ottobre e lavoro in Polizia ("Sono alle Fiamme Oro, ma se non ci fossi stata, avrei tentato in tutti i modi di entrare: la poliziotta è quello che avrei sempre voluto fare").
"Il mio punto più alto sinora? Il bronzo mondiale nella 5km a Budapest 2022 (per Lombardi, l’argento di Glasgow 2018, nda)". "Nel 2021, quando si svolsero i Giochi di Tokyo, aveva una buonissima condizione, basti pensare al 16’10’’ con cui si qualificò ai Mondiali di vasca nei 1500m stile libero. Oggi ha più esperienza: è tanta roba", conclude Lombardi. Forza Giulia, continua a sognare.
Gianluca Barni
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