Gaspari lancia la Savino Del Bene: "Avanti con ambizione e mentalità"

Il tecnico di Scandicci analizza il momento e si gode la qualificazioni alle Finals di Champions. Ora i play off

di FRANCO MORABITO
20 marzo 2025
L’esultanza di Marco Gaspari insieme a Carol e al libero Brenda Castillo

L’esultanza di Marco Gaspari insieme a Carol e al libero Brenda Castillo

Un allenatore di carisma e di grande esperienza. Marco Gaspari, alla guida della Savino Del Bene dalla terza di campionato, subentrato al francese Antiga, ha avuto successo ovunque: da Perugia a Conegliano, Baku (Azerbaigian), Trieste, Casalmaggiore e Milano dove è rimasto quattro anni fino alla passata stagione, vicecampione d’Europa. Ha fatto anche parte dello staff della Germania, collaboratore di Giovanni Guidetti ai Mondiali 2010.

Gaspari, siamo in retta d’arrivo di una stagione molto impegnativa, con la squadra che è approdata (finora) alle semifinali scudetto e, per la prima volta, anche alle final four di Champions League. Soddisfatto?

"Preferisco dare giudizi sempre dopo l’ultima partita. Ma la risposta è: sì, considerato che sono arrivato in corsa con la squadra già fatta e che in questo caso l’alchimia con giocatrici e staff richiede più tempo. Ma ho avuto la fortuna di trovare un gruppo di ragazze bravissime a mettersi sempre a disposizione, che ci hanno permesso di centrare l’obiettivo iniziale, condiviso anche con la società: arrivare all’ultimo step fra campionato e Champions".

Nella corsa scudetto Scandicci ritroverà un’altra volta Milano, da sempre un big match.

"Anche questa volta sarà una gara a scacchi, con Milano al completo e tante giocatrici abituate a questo tipo di partite. Ma gara-2 dei quarti con Busto ci ha fatto capire che anche nelle difficoltà dobbiamo sempre guardare avanti, con lucidità, pazienza e costanza".

In Champions, invece, è toccato il VakifBank, pluricampione nazionale, d’Europa e del mondo, di Caterina Bosetti e di Guidetti, suo amico.

"Da lui ho imparato tanto e so che è uno che difficilmente molla. Oltretutto giocheremo a Istanbul contro l’unica squadra turca rimasta in Champions. Andremo là con tanta voglia di vincere ma senza la frenesia di doverlo fare".

Savino Del Bene: un gruppo solido e ben assemblato fra giocatrici più esperte e altre giovani di grandi prospettive. Come dovrà gestire questo finale?

"Con la mentalità vincente, che si costruisce giorno per giorno con l’ambizione, la professionalità e la "fame" di arrivare fino in fondo".

Maja Ognjenovic: a 40 anni, dopo aver vinto tutto, continua a sorprendere con le sue magie.

"Per Maja la pallavolo è vita: un esempio di quello che devono fare le giovani per crescere".

Lei ha allenato sia Egonu che Antropova, che cosa può dirci di loro?

"Che è una fortuna per la Nazionale poterle avere entrambe".

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