Spalletti ci crede: "Ce la giocheremo". È un Gigio nazionale, applausi a San Siro
Il ct: "I gol presi da calcio piazzato? Bisogna andare oltre, altrimenti diventa una psicosi". Donnarumma zittisce i fischi sull’inno tedesco

Il ct: "I gol presi da calcio piazzato? Bisogna andare oltre, altrimenti diventa una psicosi". Donnarumma zittisce i fischi sull’inno tedesco
"In alcuni momenti non siamo stati nel ritmo della partita, mentre loro sono stati costanti. Poi hanno fatto un paio di scelte che abbiamo pagato troppo caro per quello che è stato lo sviluppo della partita. Si sa che sono molto alti, c’è un po’ di differenza di statura. Sono bravi a fare questo, gli si dice bravi e si cerca di migliorare. I gol da calcio piazzato? Bisogna andare oltre, altrimenti diventa una psicosi. Domenica andremo là a giocare la partita, ne sono convintissimo". Così Luciano Spalletti (nella foto) ai microfoni Rai dopo la sconfitta dell’Italia. In un Meazza quasi pieno che amplifica i rimpianti.
Ci eravamo tanto odiati. E ci eravamo tanto amati. Tempo di amarcord per Gianluigi Donnarumma (prima amore, poi altro), Sandro Tonali (qui, praticamente solo tanto cuore) e il Milan: ancora luci a San Siro per loro. “Gigio” era tornato sotto la Sud qualche mese fa, sempre in azzurro, contro la Francia: "Qui è sempre speciale", aveva detto. Ieri sera, qualche timido fischio dal secondo verde all’annuncio del suo nome. All’ingresso per il riscaldamento invece, fatto in zona Curva Inter, si è preso qualche applauso e ha salutato i tifosi. A voler guardare lungo e azzardare, magari una sorta di segnale. Si vedrà: futuro. In passato, le ferite del Diavolo avevano riempito l’aria soprattutto nel 2021, quando era tornato con la maglia del Psg per affrontare il suo ieri rossonero: ben altri fischi e banconote finte (i "Dollarumma"). L’addio a zero ancora negli occhi, dopo 251 partite col Milan, lanciato non ancora 17enne da Mihajlovic. Ora quel ragazzino prelevato da Castellammare per 250mila euro è il capitano della Nazionale. Che ha applaudito durante i fischi all’inno tedesco. Che ha “bucato” la zuccata di Goretzka. Che ha superato una leggenda come Mazzola: 71 presenze. Ben 50 in meno per Tonali. Il suo era stato un addio ben diverso, da più di 60 milioni: "Tornare? Magari un giorno". Intanto si è ripreso l’azzurro: un anno di assenza forzata, fino allo scorso settembre. In pochi mesi, 2 assist e 2 gol. L’ultimo ieri sera, a pochi metri da un settore che stravede(va) per il santangiolino tornato a volare sulle zolle milanesi. Ritorno al passato. E, chissà, al futuro.
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