Gasperini, il ’pistoiese’. Questione di famiglia

Non solo la stagione in orange: il legame tra il tecnico e la nostra città

25 maggio 2024
Gasperini, il ’pistoiese’. Questione di famiglia

Gasperini, il ’pistoiese’. Questione di famiglia

Quando, mercoledì sera, l’Atalanta ha alzato al cielo la coppa di Europa League, un brivido è scivolato via lungo le schiene di tanti pistoiesi. Perché l’artefice principale di quel trionfo, ovvero mister Gian Piero Gasperini, è uno che con la nostra città ha legami profondi, anche se forse mai effettivamente emersi in tutta la sua forza, con diversi suoi parenti che lo celebrano e lo ringraziano per la sua carriera ad altissimi livelli. Perché, se da un lato c’è il Gasperini dedito al calcio e che ha giocato una stagione della sua carriera proprio con la maglia della Pistoiese, in C1, nella stagione 1984/85 (per lui 34 partite e 4 gol segnati) sotto la presidenza Dromedari con annessa retrocessione in C2, dall’altro c’è il Gasperini che ha le sue radici ben piantate nella nostra città, nonostante sia nato a Grugliasco nel 1958.

E come allora? Intanto il nonno, Francesco, che era un volto molto conosciuto in porta San Marco all’inizio del Novecento e che dopo la fine della Prima Guerra Mondiale emigrò prima in Francia e poi a Torino. Fu lì, in Piemonte, che nacque Giuseppe (per tutti Gino) che era il padre del mister dell’Atalanta. Finita qui? Assolutamente no. Perché proprio Gino era particolarmente legato al cugino che aveva a Pistoia, ovvero Roberto Gasperini, un personaggio che non ha bisogno di presentazioni: famosissimo all’interno del mondo della Giostra dell’Orso, coi colori del Grifone cuciti addosso, e legato anche al mondo del calcio cittadino. Il figlio di Roberto, Marco Gasperini, aveva un rapporto molto intenso col bis-cugino Gian Piero tanto che, appena potevano, l’uno andava (o veniva) a trovare l’altro avendo vissuto molte estati assieme quando erano più piccoli. E quella cicatrice lo stesso mister dell’Atalanta se la porta dietro: non aver potuto salutare per l’ultima volta Marco, improvvisamente scomparso a causa di un malore nel novembre del 2016 quando era presidente del Grifone, rione al quale era legatissimo. E, fra un impegno e l’altro in Serie A, Gian Piero non volle mancare al funerale in Sant’Andrea. Per ricordare il compagno di tante avventure e il motivo del suo vero legame con Pistoia.

Saverio Melegari

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