Gema, l’ambizione di Lulli: "Voglio lasciare il segno"

Il presidente della Pallacanestro Montecatini traccia il bilancio prima dei playoff "Annata eccellente, ma voglio arrivare a palcoscenici più importanti".

28 aprile 2024
Gema, l’ambizione di Lulli: "Voglio lasciare il segno"

Gema, l’ambizione di Lulli: "Voglio lasciare il segno"

Alessandro Lulli di basket giocato parla con il contagocce, perché dice di non esserne competente e di capire a malapena la differenza fra difesa a zona e difesa a uomo. Intanto però la Gema con lui al timone è stata la rivelazione dell’ultima regular season nel girone A di Serie B Nazionale. "Merito non mio ma di Guido Meini, di coach Del Re e di tutto lo staff tecnico, e soprattutto dei ragazzi che scendono in campo – si schernisce lui – Abbiamo un gruppo di ragazzi fantastico, per molti di quelli che sono arrivati è la miglior stagione in carriera e anche per noi a livello di squadra per ora è stata un’annata eccellente, a livello personale invece mi manca non poter condividere questi risultati con Giampiero Cardelli, una figura a cui sono molto legato e che credo tutta la Montecatini cestistica dovrebbe ringraziare".

Lulli ha le idee chiare su come portare avanti il progetto Pallacanestro Montecatini: "In questo momento io sto giocando un altro campionato, quello fuori dal parquet, che porterà questa società ad essere sempre più strutturata in ogni sua componente – confessa il numero uno di Gema - Voglio creare un pool di aziende partner e imprenditori che oltre a sostenere economicamente la squadra possano portare idee nuove a cui attingere attraverso un confronto continuo, per rendere questo club sempre più solido e radicato".

La meta finale del percorso della Gema Lulli ce l’ha ben chiara in testa: "Io voglio lasciare un segno in questo territorio – spiega Lulli – Ambisco a palcoscenici più importanti, la Serie A2 naturalmente ma anche, perché no, la Serie A, da conquistare ovviamente step by step. Chi dice che questo territorio non può sostenere due squadre ai massimi livelli non ha toccato con mano, come invece ho fatto io, l’entusiasmo di tanti imprenditori locali per quello che stiamo facendo sia noi che gli Herons: molti di loro vorrebbero essere coinvolti e dare una mano".

Il futuro prossimo tuttavia vede stagliarsi all’orizzonte la chiusura temporanea del PalaTerme, che rischia di minare alle fondamenta il neonato progetto rossoblù: "Il settore giovanile è fondamentale nella mia visione: i bambini che cresceranno nel nostro vivaio saranno i nostri futuri giocatori, dirigenti, o semplicemente tifosi – rivela il presidente termale – In questo momento siamo concentrati nell’aggiungere al nostro organigramma societario un general manager e un responsabile marketing, ma soprattutto nel cercare spazi alternativi al PalaTerme per l’attività della prima squadra e per quella delle giovanili: non vogliamo scegliere semplicemente un palazzetto ma un ambiente che possa accoglierci, attraverso il stringere sinergie con la locale squadra di pallacanestro, i suoi tifosi e i suoi sponsor. Prato? E’ sicuramente una possibilità, ma stiamo vagliando diverse opzioni".

Filippo Palazzoni

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