Giustini prende la cintura. E torna sul trono d’Italia
’Dado’ batte il laziale Cardillo e per la seconda volta è il più forte peso massimo
Eduardo Giustini, fiorentino, 35 anni, del team Rosanna Conti Cavini, ha vinto a Scandicci davanti a mille persone il titolo italiano dei pesi massimi. È la seconda volta che s’incorona campione: la precedente nel 2022 contro Ivan D’Adamo. In questo incontro, organizzato dalla promoter insieme alla Pugilistica grossetana Umberto Cavini, ha invece battuto con verdetto unanime al termine delle dieci riprese (98-93, 98-92, 98-92) Gianmarco Cardillo. In entrambi i casi i perdenti erano campioni uscenti e alla prima sconfitta in carriera.
Un avversario finora imbattuto, qual è stata la chiave vincente del match?
"Insieme al mio allenatore Leonardo Turchi avevamo fatto un lavoro mirato sul ritmo e sul velocizzare i movimenti del tronco con piccoli passettini. La strategia si è dimostrata vincente e ha messo in difficoltà Cardillo dall’inizio alla fine".
Ha trascorso molti anni anche come calciante dei Bianchi.
"Ho giocato sul sabbione dal 2008 al 2016, poi ho smesso perché gli impegni del Calcio Storico e della boxe erano spesso concomitanti. Quest’anno, invece, dopo tanto tempo sono tornato in campo".
La conoscono tutti come Dado. Com’è nato questo ’nome d’arte’?
"Me lo dette anni fa mio cugino e da allora Eduardo non mi chiama più nessuno".
Nella vita di tutti i giorni fa il macellaio al mercato di Sant’Ambrogio. Come riesce a organizzarsi?
"Sono dipendente della Valdarno Carni che ringrazio perché mi permette di allenarmi e di combattere. Certo, i sacrifici sono tanti, inizio gli allenamenti la mattina alle 5 e mezzo, ma ho un grande sostegno anche dalla famiglia: mia moglie Caterina e i tre figli Gregorio, Gianfilippo e Maria Sole".
Dove si allena e con chi?
"Al Boxing Club Firenze, alla Montagnola dell’Isolotto; i pesi, invece, a Campo di Marte. Oltre a Turchi fanno parte dello staff anche i preparatori e il mental coach Donato Quinto, Tommaso Elisacci e Milko Signorini".
Programmi futuri?
"All’orizzonte potrebbe esserci la sfida al titolo dell’Unione Europea ma non abbiamo ancora deciso".
Franco Morabito
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