Golf, a Maiorca si chiude il Challenge Tour: quattro azzurri a caccia del colpo

Scalise, Manassero, Pavan e Laporta scendono in campo nella tappa finale che premierà i migliori 20 con la carta per la stagione sul DP World Tour

di ANDREA RONCHI
31 ottobre 2023
Matteo Manassero

Matteo Manassero

Il Challenge Tour giunge a destinazione in Spagna, dove si conclude la corsa verso le ‘carte’ per il DP World Tour 2024 che saranno assegnate ai primi venti classificati nella Road To Mallorca (ordine di merito). Al Club de Golf Alcanada di Port d'Alcúdia, nell’isola di Maiorca, si disputa il Rolex Challenge Tour Grand Final supported by the R&A (2-5 novembre), 30° e ultimo evento della stagione al quale sono stati ammessi i primi 45 della money list, a scalare, tra i quali vi saranno quattro italiani, tutti in posizione di privilegio: Lorenzo Scalise, sesto, Andrea Pavan, settimo, Matteo Manassero, ottavo, e Francesco Laporta, 15°. I primi tre sono già sicuri di cambiare tour, mentre Laporta per mancare l’obiettivo dovrebbe essere sorpassato da sei giocatori dei 30 che lo seguono. Evento sostanzialmente quasi impossibile perché, sebbene ci siano a disposizione 4.000 punti totali con 640 per il vincitore (440 al secondo e 280 al terzo), il piazzamento e il punteggio di Laporta sono tali che i pretendenti all’impresa dovrebbero terminare tutti in altissima classifica e anche in un preciso ordine. E ancora, a patto che nessuno dei primi della classe si inserisca tra di loro e con discriminante fondamentale la prestazione del pugliese.

Intanto gli azzurri si presentano al Grand Final con un altro primato sul Challenge Tour in un anno in cui ne hanno già stabilito uno relativo alle vittorie (al momento cinque, due di Manassero e una di Pavan, Scalise e Laporta): mai nella storia del circuito ce ne sono stati tre tra i primi dieci e quattro tra i primi 20 dell’ordine di merito (massimo due e tre). In campo si competerà su due fronti, per la leadership nel tour e per la ‘carta’. Proverà a difendere il primo posto nell’ordine di merito lo spagnolo Manuel Elvira, che ha appena 19 punti di vantaggio sul francese Ugo Coussaud, ma sono vicini il sudafricano Casey Jarvis (n. 3) e gli svedesi Jesper Svensson (n. 4) e Adam Blomme (n. 5). In corsa anche Scalise, Pavan e Manassero, che però hanno necessità di un piazzamento almeno tra i primi cinque con un aiuto da parte di chi li precede se non terminano in vetta. Con i 640 punti destinati al vincitore hanno chance di prevalere almeno i primi 25 in graduatoria, tuttavia con la limitazione di che cosa faranno coloro che sono avanti. Con il titolo, invece, accederanno alla ‘carta’ tutti i 45 in campo, anche l’ultimo, il francese Martin Couvra (n. 46) che ha preso il posto dell’inglese Alex Fitzpatrick (n. 9), il quale ha dato forfait.

In chiave ‘carta’ ci sarà bagarre attorno alla 20ª piazza con Benjamin Follett-Smith (n. 18) dello Zimbabwe, l’inglese Jamie Rutherford (n. 19) e lo scozzese Euan Walker (n. 20) i più esposti a sorpassi, mentre il sudafricano Brandon Stone (n. 16) ha una protezione quasi simile a quella di Laporta e lo svizzero Joel Girrbach (n. 17) vi è abbastanza vicino. Saranno quanto mai agguerriti gli inglesi Ashley Chesters (n. 21), Sam Bairstow (n. 23) e Marcus Penge (n. 24), il gallese Oliver Farr (n. 22) e il francese Frederic Lacroix (n. 25) così come faranno di tutto per rientrare buona parte di coloro che sono più indietro. Il montepremi è di 500.000 euro.

I past winner

Nel torneo, giunto alla 29ª edizione, ci saranno tre past winner: Laporta (2019), il portoghese Ricardo Gouveia (2015) e Pavan (2011) che si sono imposti anche nell’ordine di merito, nello stesso anno del successo i primi due e nel 2013 Pavan. Altri tre azzurri sono stati i migliori sul Challenge Tour: Giuseppe Calì (1990), Michele Reale (1997) ed Edoardo Molinari (2009). Tra gli altri vincitori l’inglese Tommy Fleetwood (2011), lo svedese Henrik Stenson (2000) e il danese Thomas Bjorn (1995).

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