Grande attesa e pubblico record Per gli azzurri la prova generale per Europei a San Siro e Olimpiadi

Gaudiano non sbaglia un colpo e la Ciriesi si conferma in un grande momento: si arrendono al barrage. Più in difficoltà gli altri nostri portacolori, anche per il caldo. Podio con Fredricson e Freitas de Barcha.

di PAOLO MANILI -
29 maggio 2023

di Paolo Manili

Dei sette azzurri al via nel Rolex Gran Premio Roma solo due sono rientrati nel 25 per cento dei migliori ammessi al secondo giro: Francesca Ciriesi con la veloce Cape Coral, nonostante le 4 penalità nel primo percorso, e il "solito" Emanuele Gaudiano, che insieme al c.t. Marco Porro aveva deciso di impiegare Chalou, invece di Crack Balou con cui aveva disputato la Coppa venerdì. Scelta indovinata, visto che nel primo giro ha chiuso senza errori. Percorso vibrante e veloce quello di Francesca e Cape Coral, macchiato tuttavia da un errore che non le ha impedito di rientrare nel 25 per cento e accedere al secondo giro. Emblema di un regolamento che non ci è mai piaciuto: l’anno scorso l’amazzone delle Fiamme Oro non disputò il secondo giro pur con il netto nel primo, perché in base al cronometro non rientrava nel 25 per cento dei migliori. Regola che ci pare antipatica prima che antisportiva. Quest’anno, invece, lo ha potuto disputare pur con 4 penalità all’attivo. Poi nel secondo giro ha commesso ancora un errore (44) chiudendo al 9° posto, Gaudiano (08) era 8°. "L’anno scorso - ha detto la Ciriesi - quell’esclusione l’ho patita, ma mi ha insegnato ad andare veloce e senza quell’esperienza forse non sarei andata in barrage nemmeno questa volta". Serafico, al solito, Gaudiano: "Chalou ha saltato bene, il netto nel primo giro lo dimostra". La gara, tecnicamente ostica e resa più difficile dal caldo, ha visto la caduta di Pisani e del suo Charlemagne Jt Z, per fortuna senza conseguenze a entrambi. Nel secondo round è caduta anche la fuoriclasse Usa Laura Kraut: la scivolata del suo Baloutine l’ha sbalzata di sella, è esploso l’air-bag, nessuna conseguenza ma ritiro obbligato. Alla fine solo cinque doppi netti: ha vinto l’asso tedesco Thieme (Dsp Chakaria) davanti allo svedese Jens Fredricson (Markan Cosmopolit) e al brasiliano Freitas de Barcha (Chevaux Primavera Montana Imperio Egiptico). Gli altri azzurri: Antonio Garofalo (Conquestador) 5 penalilità nel primo giro, suo fratello Gianpiero (Max van Lens Schrans) 6, De Luca (Carlson) e Grossato (Cash du Pratel) 12 ciascuno. Eliminato Pisani (Charlemagne). Forse l’appagamento per la quasi vittoria in Coppa, forse il caldo improvviso, forse perché era il primo "cinque stelle" della stagione, tutto ciò ha gravato ieri sugli azzurri (e non solo loro). Certamente pensando agli Europei di Milano a fine agosto, qualificanti per l’Olimpiade di Parigi 2024, c’è del lavoro da fare.

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