"Grifo, dopo Carpi vi dirò chi siamo. Seghetti rimasto grazie alla società"

Il ds Giugliarelli: "Il presidente Santopadre ha avuto un confronto con i ’nuovi’ durante le trattative"

di FRANCESCA MENCACCI -
3 settembre 2024
"Grifo, dopo Carpi vi dirò chi siamo. Seghetti rimasto grazie alla società"

Il diesse Jacopo Giugliarelli

"Aspetto la partita di Carpi per poter esprimere un giudizio, per poter dire dove possiamo arrivare. Perché ho in mente le cose fatte con la Spal, ma non dimentico i primi minuti con la Pianese". Il diesse Jacopo Giugliarelli fa il punto della situazione alla chiusura del calciomercato, vissuto in un contesto particolare. "Ma nonostante tutto abbiamo lavorato nella normalità – spiega il diesse – Per fortuna il Perugia e il nostro presidente godono di massima stima a livello italiano: è nella storia di questo club. Anche quest’anno sono arrivati due come Plaia e Di Maggio che provengono da Roma e Inter e fanno parte delle rispettive nazionali, e questo è stato possibile grazie all’importanza del club e alla serietà della proprietà che si è dimostrata solida nel corso degli anni".

La situazione anomala non ha influenzato il mercato.

"Da dipendente, sono a disposizione della proprietà. Fino ad oggi il nostro presidente è Santopadre, con il quale ho un rapporto quotidiano. Dalla firma del preliminare lui si è sempre confrontato con gli acquirenti, che sono stati attenti alle operazioni in entrata. Io ho un contratto fino al 30 giugno e mi metto a disposizione di tutti".

Dalla conferma di Seghetti, al ritorno di Mezzoni, ai pochi rimpianti e al futuro (sempre in attesa della firma) che aprirebbe le porte ai calciatori sudamericani.

"Seghetti è stato richiesto a partire da gennaio scorso. Ce ne saremmo privati solo se la cessione avesse portato dei reali vantaggi alla nostra società. E per questo ringrazio il presidente Santopadre che ci ha consentito di averlo ancora a disposizione. Mezzoni è sempre stato un nostro obiettivo, dopo l’esperienza fatta qui ritenevamo potesse meritare la B, questo non è accaduto. Per lui non è una situazione di ripiego, abbiamo il privilegio di averlo conociuto bene. Il rimpianto? Avrei voluto portare un centrocampista mancino: Coli Saco che per sua fortuna è andato in B e avrei voluto portare a termine qualche cessione in più. Il mercato sudamericano? Monitoriamo diversi mercati, come sempre. Qualora la nuova proprietà ce lo dovesse richiedere faremo attenzione, a patto che i giocatori abbiano il doppio passaporto".

E poi ci sono vecchi pallini, come Cisco e Montevago.

"Cisco lo seguivo dalla passata stagione. Montevago? Quest’anno una delle prime cose che abbiamo pensato è stato l’ingaggio di Daniele. Lo volevamo e lo riteniamo perfetto per le nostre esigenze. E inoltre è di nostra proprietà".

Un mercato che consente all’allenatore di poter variare il Grifo secondo necessità.

"Ho lavorato per dare a Formisano la possibilità di variare il vestito tattico della squadra. Di lavorare con un gruppo che si possa adattare a tutte le situazioni e anche all’avversario. Questo richiede il calcio di oggi, dinamico e imprevedibile. Dare al tecnico giocatori con caratteristiche trasversali è un’arma in più".

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