I miti di Romagna votano: "Tutti con il guru Gamba"
Elezioni Fijlkam Ranzi, Minguzzi, Timoncini e Maenza con l’oro di Mosca "Serve un cambiamento, Ezio è l’uomo giusto con una visione manageriale".
Il futuro della Fijlkam, che raggruppa judo, lotta, karate e arti marziali, passerà anche dalla Romagna. Il conto alla rovescia per l’assemblea elettiva presidenziale del 21 dicembre al PalaPellicone di Ostia è partito da settimane. In lizza ci sono il faentino Giovanni Morsiani, attuale vicepresidente alla guida del settore lotta, e il guru del judo Ezio Gamba.
Sì, proprio lui: l’uomo della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 e d’argento a Los Angeles quattro anni dopo. Una leggenda vivente per lo sport praticato sul tatami con tanto di posto nella Hall of Fame della disciplina e un passato da segretario generale dell’Unione Europea Judo. Oltre a quello di coordinatore delle nazionali russe portate, per la prima volta, al triplice oro olimpico ai Giochi di Londra nel 2012.
Un risultato che gli è valso pure la cittadinanza russa per meriti sportivi ricevuta dalle mani di Vladimir Putin di cui è stato maestro personale di judo. Poi, la scelta di correre per il piano più alto della federazione con sede a Ostia Lido. E qui torna in ballo la Romagna, dati alla mano, una straordinaria fucina di campioni di lotta greco-romana. Da Gianmatteo Ranzi, bronzo olimpico a Monaco nel 1972, all’eroe dei Giochi di Los Angeles e Seul Vincenzo Maenza.
Senza dimenticare i tre gettoni di presenza di Daigoro Timoncini da Riolo Terme e la favola a tinte d’oro dell’imolese Andrea Minguzzi nell’estate del 2008 a Pechino. Un cordata di atleti pluridecorati pronti a sostenere il progetto di Gamba: "C’è bisogno di un cambiamento ed Ezio è l’uomo giusto – spiega Minguzzi che è anche candidato come consigliere dirigente del comparto lotta –. Una persona capace con una spiccata visione manageriale. Per lui parla la sua carriera e non mi riferisco solo ai tanti successi collezionati da atleta".
E ancora: "Brillante in ogni iniziativa, esperienza dirigenziale da vertice alle spalle e competente nella gestione di bilanci – continua il medagliato di Imola –. Conosce ogni aspetto di questi mondi perché li ha vissuti, per anni, da dentro".
Sulle sue aspirazioni, invece, Minguzzi è chiaro: "Un orgoglio essere stato tra le prime persone contattate da Gamba per dare nuovo respiro ad una sezione lotta in palese sofferenza – conclude –. E’ un momento storico delicato per la nostra disciplina con risultati che latitano e numeri dei praticanti in picchiata".
Gli fa eco Daigoro Timoncini, ultimo atleta italiano qualificato alle Olimpiadi nel 2016 a Rio per la lotta greco-romana: "Ho avuto modo di conoscere personalmente Gamba e ha tutte le carte in regola per dare il cambio di passo necessario alla federazione – sottolinea l’ex lottatore romagnolo –. E’ l’unica scelta possibile per dare una svolta reale al sistema in affanno. Stimato a livello internazionale, ha fatto la differenza fuori e dentro al tatami. Il suo programma risponde nel concreto ai bisogni delle società di tutta Italia e lui sa bene di cosa parla".
Anche il campione olimpico di judo Giuseppe Maddaloni e l’iridato di karate Davide Benetello saranno al fianco di Gamba.
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