Iacopino e il nuovo Modena: "Manca un centravanti"

L’ex segretario generale dei gialloblù promuove la scelta di Catellani: "Farà bene anche come ds. È sì giovane, ma ha già fatto tanta gavetta".

di ALESSANDRO BEDONI
1 giugno 2024

Iacopino e il nuovo Modena: "Manca un centravanti"

Il ‘dottore’ torna a casa. Franco Iacopino, per dieci anni segretario generale del Modena e grande figura di riferimento per tanti, calcisticamente parlando, nei suoi anni geminiani e non solo, ha deciso di lasciare il buen retiro di Albenga per tornare nella sua Reggio Calabria. E, tra una fase e l’altra del... trasloco, ci ha concesso, con la sua proverbiale signorilità, qualche minuto per una chiacchierata. Buongiorno dottor Iacopino, quindi ha deciso...

"Sì, torno alle mie radici, nella città dove sono cresciuto e dove ho passato oltre quarant’anni a lavorare per la Reggina. So già che appena arriverò sarò pressato da richieste per tornare a lavorare in amaranto, ma manderò tutti bonariamente a quel paese... Non prima di andare quel ristorante reggino dove fanno gli ‘spaghetti del dottore’, il piatto che hanno voluto dedicarmi..."

Dieci anni per lei a Modena... "Eh sì, la vostra città l’ho amata e la amo ancora, ho ancora un sacco di amici, quando capita vengo per rivederli. Mi spiace soltanto che ho sempre lavorato in annate di grande burrasca, tra problemi societari ed altro. Ma è stato bello tutto ciò che ho vissuto sotto la Ghirlandina, mi sono sempre sentito a casa".

Il nuovo diesse gialloblu è Andrea Catellani, lei lo ha avuto da calciatore

"Un ragazzo per bene, l’eleganza della sua tecnica in campo si sposava perfettamente con la sua persona. L’ho sentito e gli ho fatto i complimenti per il suo nuovo ruolo".

Quindi una scelta giusta...

"Sono convinto che farà bene, il fatto di avere giocato a buoni livelli lo aiuterà anche nel fare il direttore sportivo. È giovane, ma attenzione, ha fatto già tanta gavetta, e aggiungo gavetta giusta. Entella, Spal, poi bravissimo a guidare il settore giovanile del Modena. Un uomo corretto, lineare, mai sopra le righe, uomo serio da calciatore e altrettanto nei ruoli che poi ha ricoperto".

Gli ha dato qualche consiglio? "Non ne ha bisogno. Gli ho solo raccomandato di prendere un centravanti che garantisca tanti gol...".

Anche lei è per la punta da doppia cifra?

"Ma certo, ai miei tempi sono passati Bruno, Ardemagni, Babacar, Granoche. Quando hai un attaccante così di strada ne fai sempre".

Bisoli?

"Per me è perfetto per questo Modena. Magari non ti farà vedere calcio champagne, ma attenzione: è bravo, pratico, trasmette alla squadra le giuste motivazioni, e poi è una persona vera. In passato l’avevo segnalato anche alla Reggina. Questo Modena per me ha una base con buone potenzialità. Scusate se insisto, ma con una proprietà di grande livello come c’è adesso, un attaccante top sarebbe da prendere. Guardate, anche il Modena di Bianco secondo me non giocava male, ma non c’era chi la buttava dentro".

In questi anni in società sono cambiate tante persone, ha sempre invece resistito Andrea Russo, oggi direttore generale.

"È un ragazzo eccezionale, è arrivato al Modena negli anni in cui c’ero io. È cresciuto tantissimo negli anni e giustamente è tenuto in grande considerazione dalla proprietà. Ha cominciato con me a fare segreteria, poi ha ricoperto diversi ruoli sempre con passione e competenza crescente delle carte federali. Sono contento per quello che sta dimostrando".

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