Il Montagna dalla A alla Z. Il mister che arriva... in bici. Tifosi caldi, è boom di multe

Segreti e curiosità dell’edizione numero 72 del torneo più amato nel nostro Appennino. La giungla di deroghe, le interviste colorite e lo sciopero dei treni che blocca gli esterni. . .

di FEDERICO PRATI -
12 agosto 2024
Il mister che arriva... in bici. Tifosi caldi, è boom di multe

Segreti e curiosità dell’edizione numero 72 del torneo più amato nel nostro Appennino. La giungla di deroghe, le interviste colorite e lo sciopero dei treni che blocca gli esterni. . .

Viaggio alla scoperta di protagonisti, aneddoti, cifre e statistiche fra le pieghe del 72° Torneo della Montagna, in ordine alfabetico.

A come Ammende. Boom di sanzioni a carico delle società disposte dal giudice sportivo del Csi che ha incassato ben 750 euro. Sotto la lente soprattutto fumogeni e petardi lanciati in diverse partite. Intransigenti.

B come Baroni. Riccardo, classe 2009 capitano dei baby del Tricolore Carpineti Valestra di cui è stato leader dentro e fuori dal campo nella cavalcata verso l’argento. È un figlio d’arte e il padre Silvano per seguire la semifinale ha chiuso in anticipo la piscina di Carpineti. Dinastie.

C come Corbelli. Difensore classe 1987 che ha centrato il double Dilettanti (2009-2010) con la maglia del Cavola, quest’anno contribuisce all’exploit del Villa Minozzo, entrando di diritto nella storia del Montagna. Segna all’esordio nel 2-1 sull’Spqm collezionando pure un rosso. Tris di coppe.

D come Deroghe. Oltre ai confermati status di montanaro e residente storico, si sono affiancati anche deroga gold e silver, togliendo spazio a veri e propri giocatori del posto. Giungla.

E come Ecogreen. Gianluca Notari, trainer dei baby vittoriosi della Borzanese, si presenta alla trasferta di Gatta con la sua bici da corsa dopo una tappa che ha toccato pure la Versilia. Nibali in panchina.

F come Finale. L’epilogo torna a Carpineti dove mancava dal 2017, per la prima volta al sabato pomeriggio (quarta finale della storia in questa giornata). Affluenza in netto aumento rispetto all’anno scorso, nonostante la spiacevole concomitanza, per la seconda volta consecutiva, con un’amichevole della Reggiana. Autorete.

G come Gatta. Dopo i successi raccolti con grandi e piccoli, i granata conquistano anche lo scudetto Juniores, unico che mancava nella propria bacheca, diventando così il 13° club capace di trionfare in tutte e tre le categorie. Pluridecorati.

I come Imprevisti. Dallo sciopero dei treni di fine giugno che blocca diversi esterni, dagli infortuni ai tornei estivi del venerdì sera e ai guai muscolari che colpiscono già nel primo tmepo. Tutti tornanti difficili da affrontare verso il titolo. Insidie.

J come Jonathan Mamah. Il difensore locale del Villa Minozzo si rimette gli scarpini dopo una stagione invernale di inattività. Anche lui contribuisce all’exploit che mancava da quasi due generazioni. Irriducibile.

L come Locali. Sono i giocatori residenti che costituiscono lo zoccolo duro di ogni squadra. Chi ha il nucleo più affiatato, più in forma e più determinato riesce ad arrivare alla meta. Caposaldo.

M come mister. Ogni società li sceglie con largo anticipo puntando su allenatori del posto o pescando anche nella bassa. Sicuramente l’oscar del mister più originale è per distacco da assegnare a Simone Muratori, mai banale nelle sue dichiarazioni post gara.

N come New-entry. Fra i Dilettanti l’Spqm Montecavolo ha messo in difficoltà i campioni del Villa Minozzo, costretti al pareggio, così come i baby hanno fatto penare la Borzanese in semifinale. Negli Amatori exploit al primo colpo per la Folese grazie ad una difesa di ferro. Attrezzate.

O come Organizzazione. La sfoggia il dirigente Marco Bonicelli dell’Olimpia Roteglia che si presenta sempre con copie in più della propria formazione da distribuire ai giornalisti. E sempre almeno con un’ora di anticipo. Apprezzato.

P come Pubblico. È il sale del Montagna che può essere il 12° uomo in campo. I tifosi hanno colorato con fumogeni, striscioni e cori l’atmosfera di diversi match; menzione speciale agli ultras della Folese che hanno incitato la propria squadra di Amatori fino al successo da debuttante.

Q come Quarti di finale. Hanno creato diverse polemiche durante la riunione del lunedì successivo alla chiusura delle eliminatorie. L’esito dello spareggio infrasettimanale fra Olimpia Roteglia e Baiso ha tenuto in scacco avversario, data e sede di gara di due quarti di finale. Da rivedere.

R come Rinvii. La pioggia di fine giugno ha causato non pochi disagi al Csi e alle società, costringendo a recuperare diverse gare a tutte le latitudini. Col risultato di un calendario congestionato e da rivedere. Estate pazza.

S come Squadre. Ben 54 ai nastri di partenza in questa estate ricca di partite. Boom negli Amatori con 14 formazioni, in netto rialzo le quotazioni degli Juniores rappresentate da 12 team, oltre alle 28, ormai costanti, fra Dilettanti e Giovanissimi. Esercito.

T come Tasso tecnico. In netto rialzo grazie all’ingaggio di esterni di qualità che molto spesso hanno spiccato il volo fra i professionisti come Spaviero, Trombetta e Montipò, oltre al talentuoso Bruschi che ha recentemente firmato per il Monopoli. Lusso.

U come Unico. L’aggettivo che si può accostare al Torneo per l’atmosfera che fa vivere a dirigenti, giocatori, appassionati e addetti ai lavori. Un patrimonio da salvaguardare e possibilmente migliorare. Ricchezza.

V come Voce. Ogni domenica la perde il tecnico Fabrizio Bedeschi nell’incitare i suoi baby del Felina. Nella sfida contro l’Spqm Montecavolo, ci vuole una benedetta gomma da masticare di un giornalista per risolvere la salivazione azzerata. Focoso.

Z come Zero su quattro. La sconsolante percentuale realizzativa dal dischetto per il Carpineti battuto ai rigori in semifinale dal Cervarezza. L’anno scorso la stessa sorte toccò al Cerredolo. Coincidenze.

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