Il presidente onorario: "Costruita una squadra meravigliosa, è mancata continuità per gli infortuni». Sghedoni: "Un buon campionato ancora possibile»

Il presidente onorario Romano Sghedoni elogia la dirigenza e la squadra del Modena FC, esprimendo fiducia per il futuro nonostante gli infortuni.

13 novembre 2024
Sghedoni: "Un buon campionato ancora possibile"

Sghedoni e Rivetti, serata Panathlon

"Carlo Rivetti aveva costruito una squadra meravigliosa quest’anno, ne sono super convinto. Purtroppo, non ha mai giocato insieme con continuità, una cosa mai vista nel calcio a causa degli infortuni". Lo dice esaltando il lavoro della dirigenza canarina, Romano Sghedoni, presidente onorario, presente all’evento Panathlon Club dedicato al Modena al Museo Enzo Ferrari. Segue sempre i gialli, da grande tifoso quale è e segue con passione le vicende. Sul palco, il solito abbraccio con l’attuale presidente, sinonimo della mai banale stima che c’è tra loro.

E, poche ore dopo la conferma di Mandelli, Sghedoni approva: "Sono molto contento per Mandelli. Me lo ricordo – le sue parole a ’Gialli di Sera’ su Trc – ancora quando giocava nei gialli, mi sembra ieri. Secondo me, è la persona giusta. Bisogna guardare avanti con fiducia – continua Sghedoni –, il tempo c’è per fare ancora una buon campionato. Le ambizioni che potevamo giustamente avere ai nastri di partenza le dobbiamo lasciar perdere per il momento, ma non è mica finita. Sono curioso di vedere non solo la squadra al completo guarita da tutti i problemi, ma anche con intesa sul campo. Perché non basta stiano bene, ma serve anche l’amalgama, non è come giocare a briscola. Speriamo possa verificarsi tutto questo al più presto. Gerli, ad esempio, sappiamo tutti sia bravissimo ma non è ancora il Gerli che conosciamo noi e non vedo l’ora di ammirare i tre attaccanti sani sul terreno di gioco. L’attacco, sulla carta, è uno dei primi. Il centrocampo era forte prima ed è rimasto molto forte. Probabilmente manca qualcosa in difesa. Se dovessi indicare un ruolo sul quale interverrei, direi sugli esterni. Di solito i difensori costano meno degli attaccanti, invece di uno ne chiedo due..." ha sorriso Sghedoni, coinvolto quasi come se fosse ancora alla guida del club. E, ricorderete, il suo sogno di diventare presidente fu in parte macchiato dalla pandemia e dagli stadi chiusi.

Ma, di rimpianti, Sghedoni non ne ha, soprattutto quando pensa alle mani solide e sicure nelle quali ha lasciato la squadra per cui ha sempre tifato: "Rimpianti non ne ho, era giusto mi facessi da parte per questioni anagrafiche e poi non posso non essere felice di aver lasciato ai Rivetti. La famiglia ama il calcio, stanno investendo molti soldi su vari settori diversi: la foresteria per i ragazzi, il centro sportivo a Nonantola e tante altre cose. Per costruire la squadra hanno speso, se ci si mette la sfortuna di mezzo, pazienza. Io sono orgoglioso di quello che stanno facendo".

Alessandro Troncone

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