Il video di de marco. "Le vere barriere sono quelle culturali»

Rosa Efomo De Marco, atleta paralimpica di badminton, promuove l'inclusione culturale e sociale attraverso il suo messaggio potente e positivo.

1 settembre 2024
"Le vere barriere sono quelle culturali"

Rosa Efomo De Marco, atleta paralimpica di badminton, promuove l'inclusione culturale e sociale attraverso il suo messaggio potente e positivo.

"La barriera che mi fa più paura è quella culturale. Desidererei che, al di là dello sport, ci fosse tanta inclusione, non solo su disabilità, ma anche sul tono della carnagione, su gusti individuali, sulla diversità, su tutti i colori del mondo".

Ha 22 anni, ma ha tante cose da dire, Rosa Efomo De Marco, atleta della Nazionale azzurra di badminton paralimpico. E le ha dette, in un messaggio le cui frasi sono dette con la potenza del sorriso, con un video rilanciato ieri dai canali della Polizia di Stato, nell’ambito della collaborazione tra il Comitato italiano paralimpico e l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. Frasi potenti, perché la sua è una storia in qualche modo esemplare: ci sono, nella sua vita, la contemporaneità della mescolanza, essendo lei – palermitana di nascita – figlia di padre agrigentino e mamma nigeriana, e pure la disabilità, essendo nata senza la mano e parte dell’avambraccio sinistro.

A Parigi De Marco, tesserata per la Difesa, ha gareggiato nel badminton classe SU5, sport all’esordio paralimpico, venendo sconfitta nelle eliminatorie dall’indiana Murugesan e, ieri, dalla portoghese Monteiro, ma ha vinto grazie a quel messaggio nel quale, in una manciata di frasi, ha messo in evidenza quanto possano essere sgradevoli le situazioni che, spesso, si trovano a vivere sia le persone con qualche disabilità, sia coloro che vengono discriminati. Lei, a suo modo, prova ad abbatterle tutte, queste barriere: gareggia anche con i normodotati, ha una passione sfrenata per i balli caraibici, racconta una modernità che, pure, ancora troppe persone non vogliono riconoscere.

l. l.

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