Imbrò da ex contro la Fortitudo: "Emozioni? Io penso solo ai punti"

Vuelle, il capitano biancorosso verso la sfida con Bologna: "Partia speciale, lo so. Ma bisogna restare freddi"

di Redazione Sport
27 dicembre 2024
Matteo Imbrò, capitano della Vuelle ed ex Fortitudo (ma anche Virtus)

Matteo Imbrò, capitano della Vuelle ed ex Fortitudo (ma anche Virtus)

L’aria frizzante di Natale si accoppia bene alle grandi partite. Capitan Imbrò, la Vuelle è pronta per il big-match con la Fortitudo che avrà l’onore della diretta su Rai2? "Sarà una partita bella da vedere e noi la giocheremo con tutte le intenzioni di fare un regalo post-natalizio al nostro pubblico. Sulla carta è una gara come le altre, che vale due punti esattamente come tutte, e quando sei un atleta devi essere abituato a gestirle in questo modo per non farti travolgere dalle emozioni: quelle più forti derivano soprattutto dal contorno, sapendo che tantissimi spettatori verranno sugli spalti per assistere a questa sfida sentitissima dalla città in cui vogliamo dare il massimo".

Come avete trascorso il 24 il 25 dicembre, che sono giorni in cui tutto il mondo si ferma tranne alcune categorie, fra cui voi sportivi? "Ci siamo allenati, ovvio. Il nostro giorno di riposo è stato il lunedì dopo la partita con Cremona, come sempre, dopo di che la vigilia eravamo già in palestra. A Natale, invece, ci siamo allenati la mattina presto su scelta del club per dar modo a chi era in grado di raggiungere le proprie famiglie e pranzare insieme".

E Imbrò dov’è andato, in Sicilia? "No, troppo lontano. Ho raggiunto mio fratello che vive a Siena, con la mia ragazza. I due bassotti? Li abbiamo lasciati a casa per non stressarli, è stato solo un blitz per stare coi nostri affetti più cari".

Il capitano biancorosso in carriera ha giocato sia nella Fortitudo che nella Virtus: che tipo di rapporto ha avuto con la città di Bologna? "Sono passati tanti anni, è accaduto proprio all’inizio della mia carriera. Nella Fortitudo ho giocato con loro la stagione della rinascita in Dna dopo la il fallimento della società. E’ stato bello, perché in quell’annata i tifosi hanno ritrovato la loro passione, la loro fede direi, e ci seguivano in massa dappertutto. L’estate seguente però sono passato alla Virtus e naturalmente non sono mancati gli sfottò quando c’incontravamo, ma non è mai stato odio, che trovo veramente una brutta parola…". Che abbiano ancora stima di lei lo dice anche il tentativo fatto proprio dalla Fortitudo di riportarla a Bologna qualche settimana fa: cosa c’era di vero dietro queste voci? "Non nego che ci siano stati dei contatti, poi Pesaro ha fatto le sue valutazioni per tenermi. Ma alla fine non gli darei troppo peso: quando un giocatore è importante, con il mercato sempre aperto, queste cose possono capitare".

Che partita si aspetta domenica? "Combattuta. Entrambe le squadre vogliono proseguire nel loro periodo positivo, quindi non molleranno facilmente la posta in palio, anche perché siamo separati da soli due punti. Quindi se vinciamo noi li agganciamo".

Elisabetta Ferri

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