Imola, un giro in Ferrari con Ye sulla pista del mito: emozione senza respiro
Il pilota cinese della 499P di Af Corse ci ha ospitato a bordo della 296 GTB: velocità incredibile e percorrenze di curva da togliere il fiato dal Tamburello alla Rivazza

Yifei Ye, 24 anni
Imola, 19 aprile – Yifei Ye al volante sorride e in un italiano quasi perfetto ci accoglie sulla 296 GTB per un giro su una pista, quella di Imola, che non esita a definire la sua preferita. Grazie al pilota cinese della Af Corse, si ha il privilegio di vivere da passeggero un brivido lungo 4.909 metri, quelli del circuito sul Santerno. La vettura stradale del Cavallino può vantare una potenza, 830 cavalli, persino superiore a quella sia della gemella da gara della classe Lmgt3, sia della sua Hypercar in gara nella 6 Ore. E’ nelle curve che le vetture da competizione hanno un altro passo per via del carico aerodinamico, ma le prestazioni della 296 lasciano letteralmente senza fiato. La spinta sui rettilinei è tale, per il comune mortale, da dare la percezione di essere proiettati inesorabilmente nell’iperspazio. E anche nelle parti guidate la GTB permette una velocità di percorrenza al limite dell’incredibile. Nonostante Ye, divertitissimo nell’accennare traversi appena se ne ha la possibilità, dica mulinando il volante di non stare spingendo oltre l’80% del potenziale suo e della vettura.
Alla staccata prima della variante del Tamburello si arriva a oltre 270 all’ora. Poi la 296 danza tra i cordoli senza tradire alcun tentennamento. La scodata in uscita, ovviamente controllata, dà il senso della potenza devastante del V6 di Maranello. Nella quasi impossibilità di respirare, si affronta la variante Villeneuve, poi la Tosa: curva lenta, ma solo sulla carta. Si sale verso la Piratella con la netta sensazione di decollo, poi la violenta frenata e la virata verso sinistra. Arrivano subito le Acque Minerali, che rappresentano forse il picco dell’emozione. Il pilota della Ferrari si fida completamente della vettura, come noi di lui, e affronta la curva con una decisione unica. Il giro si conclude con la Variante Alta e il doppio brivido della Rivazza. Sono passati meno di due minuti dall’inizio del giro: un frullato di emozioni che è difficile definire, ma che potremmo sintetizzare sommariamente in una ’elettrizzante meraviglia’ o in una ‘irresistibile vertigine’. Quanto è bravo Ye, quanto va forte la Ferrari, quanto è straordinaria Imola.
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