'Io sono Varenne', la vita da film del campione più grande di sempre

Immagini suggestive e un testo in prima persona, con Varenne che si racconta ‘doppiato' dallo straordinario Luca Ward

di PAOLO FRANCI -
21 febbraio 2024
La locandina del film su Varenne

La locandina del film su Varenne

La voce straordinaria di Luca Ward per il più grande campione della storia dell'ippica, Varenne. Il film che ripercorre la vita del 'Capitano' è un piccolo capolavoro della cinematografia, con Ward voce fuori campo in prima persona a 'doppiare' lo straordinario campione che ha segnato un'epoca e portato l'ippica laddove mai si pensava che potesse arrivare. E cioè a uscire da piste, steccati e box per entrare nelle case e nel cuore di un intero Paese. Il film è una suggestione immersiva con il fruscìo delle foglie mosse dal vento, il rumore in lontananza dello scalpitìo di un cavallo e una voce profonda ti proietta nel mondo di un campione, dell'unico cavallo capace di conquistare non solo l'Italia, ma il mondo intero. Epiqa ha presentato alla Casa del Cinema di Roma il cortometraggio su Varenne, una produzione esclusiva dell’emittente televisiva del Masaf, visibile sul canale 151 del digitale terrestre, sulle piattaforme di Sky canale 220 e su quella di tivùsat al canale 51. "Questo speciale su Varenne è la prima produzione originale televisiva di Equtv -ha commentato Eugenio De Paoli, Responsabile Operation e Prodotto di Epiqa e autore del documentario (con il curatore Luca Protetti)- e vuole porsi come esempio di valorizzazione non solo del canale Equtv e di tutte le professionalità che lavorano per l'emittente tv, ma anche del patrimonio dell’ippica. Vorrei ringraziare Varenne Futurityed Enzo Giordano per la preziosa collaborazione, senza la quale questo progetto non avrebbe potuto vedere la luce. Un ringraziamento speciale anche a Luca Ward, che con la professionalità che lo contraddistingue, ha dato "voce" in maniera magistrale a quelli che ho immaginato essere i pensieri di Varenne".

Dal mantello Baio, color scuro-tabacco, con la caratteristica macchia bianca tra gli occhi, nel corso della sua carriera Varenne è stato soprannominato ‘Il Capitano’. Un punto di vista inedito, quello del campione Varenne che, grazie alla voce di Luca Ward, racconta dei suoi successi e delle sue cadute, dalla sua prima corsa a Bologna, il 4 aprile del 1998, quando ruppe di galoppo e fu squalificato – ripartendo e superando tutti a velocità siderale: lì fu notato per la prima volta il suo talento irripetibile - fino alla stagione 2001, quella della consacrazione a dominatore del trotto mondiale.

Un viaggio poetico nel passato, grazie alle telecronache delle sue imprese, e nel presente, quello della sua residenza attuale, presso la ‘Tenuta il Cigno‘, nel paese di Villanterio, in provincia di Pavia, accudito come sempre dalla sua lad Daniela Zilli, dove sono state girate le riprese del documentario. La storia di Varenne è stata realizzata grazie alle riprese e all'archivio storico di Equtv; sarà trasmessa sull'emittente televisiva in anteprima lunedì 26 alle ore 21.00 e, in replica allo stesso orario, il 19 di marzo, il 19 aprile e il 19 maggio , quando ricorrerà il suo ventinovesimo anno di nascita.

"È stato fatto benissimo, è emozionante. Io mi ricordo tutto alla perfezione minuto per minuto, metro per metro. Ha fatto, abbiamo fatto, io ero sempre secondo, la storia di un grande campione italiano, un prodotto italiano. Quando siamo stati in America tutti lo volevano ma il proprietario Enzo Giordano mi disse: io il cavallo lo riporto a casa perché è un patrimonio italiano”, ha raccontato lo storico driver di Varenne Giampaolo Minnucci dopo la proiezione del film. “Il cavallo è un animale abitudinario, un cane un po’ più piccolo… lui probabilmente è Varenne perché lui ha un cervello differente dagli altri cavalli. Si è sempre allenato in un modo normalissimo e quando doveva fare sul serio lo ha sempre fatto”. Luca Ward ha sottolineato “la cosa straordinaria è che di solito sono chiamato a raccontare storie di uomini, attori, ma mai di un cavallo che tra l’altro io ho seguito negli anni, me lo ricordo benissimo”. Fabio Schiavolin Ad di Snaitech ha sottolineato come il fatto di aver utilizzato “il punto di vista di Varenne, è il colpo geniale di questo corto. Lo sport regala emozioni ed ha bisogno che stimolino emozioni. Speriamo questo film sia una spinta per questo settore e il lancio questa estate per la nova pista del trotto dell'ippodromo Snai San Siro che inauguriamo il prossimo giugno a Milano e che deve tornare ad essere la Scala del Trotto”.

Da parte sua invece Diego Nepi Molineris, ad di Sport e Salute ha voluto "ringraziare per questa straordinaria proiezione chi ci ha lavorato. Nel mio ricordo Varenne non ha mai perso e scoprire che è successo è qualcosa che mi ha colpito, nel nostro immaginario collettivo i nostri mostri sacri non perdono mai. Penso a Valentino Rossi, ad Alberto Tomba... Ed è meraviglioso sapere come è iniziata la sua storia. Grazie per quello che potere fare per l’ippica, è importante anche quanto potrà rappresentare per il futuro. Sport e Salute vuole sviluppare modelli sportivi in Italia, pensare che c'erano 35mila persone a vedere Varenne a Roma deve essere il nostro target per il futuro”.

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