Italia-Irlanda Sei Nazioni, azzurri a Dublino per ribaltare il pronostico

Gli uomini di Quesada partono da sfavoriti contro i campioni in carica. L’infermeria si riempie, e il ct deve rivoluzionare la formazione

di DIEGO FORTI -
10 febbraio 2024
Varney in meta con l'Irlanda nella partita dello scorso anno (foto Diego Forti)

Varney in meta con l'Irlanda nella partita dello scorso anno (foto Diego Forti)

Dublino, 10 febbraio 2024 – La secondo giornata del 6 Nazioni è lungi dall’essere decisiva ai fini dell’assegnazione del Torneo, tuttavia appare in grado di fornire importanti informazioni sullo stato di salute delle squadre in campo. Squadre tutte in fase di rinnovamento dopo il negativo andamento dei Mondiali targati in maniera inequivocabile Emisfero Sud, con buona pace degli squadroni di quello Nord.

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Per l’Italia che contro l’Irlanda in quel di Dublino chiude il secondo week end del Torneo poche le speranze di successo, almeno stando alle “umilianti” quote dei bookmakers. Che l’Irlanda per gioco e giocatori, sia superiore è un dato di fatto. Si deve aggiungere che le assenze causa infortunio non hanno certo agevolano il compito dell’allenatore Quesada. Quest’ultimo ben consapevole di non poter fare miracoli sperava, sono parole sue, di confermare gran parte della formazione scesa in campo contro l’Inghilterra e, invece, oltre alle già note assenze in prima linea e in seconda si è trovato a dover rivoluzionare la terza linea. Ovvero: il più consolidato dei reparti. Ovviamente se ne è fatto una ragione, pronto nel contempo a collaudare.

Con Lorenzo Cannone e Negri ko, ha inserito dall’inizio Zuliani e il neo debuttante Izekor spostando conseguentemente in terza linea centro capitan Lamaro. In oltre ha chiamato in panchina Ross, potenziale esordiente. Non si è poi scomposto di fronte alle non perfette condizioni fisiche di Allan, alternandolo nel ruolo di estremo con il rientrante Angie “Freccia” Capuozzo. Nessuna bocciatura per il Tommaso piede d’oro azzurro, portato comunque in panchina come cambio multitasking (oltre che estremo è in grado di giocare apertura o centro), bensì la voglia di sperimentare un diverso modo di aggredire gli avversari. Come? Attraverso l’imprevedibilità e i rapidi inserimenti dell’Angie nazionale.

L’ unico avvicendamento tecnicamente netto quello del mediano di mischia. Infatti il giovane Alessandro Garbisi è stato messo in stand by, con Varney dentro dal primo minuto. In panchina come n. 9 di ricambio Page-Relo, altra novità dell’ultima ora. Con una terza linea tutta da scoprire il CT ha presumibilmente preferito evitare di bruciare Garbisi jr, caricando il difficile compito di gestire la cerniera del gioco sulle spalle del più collaudato Varney. Ad ogni buon conto questa giovane Italia si troverà di fronte una terza linea irlandese a sua volta inedita, con Baird e Conan prelevati dalla panchina e mandati a fare da scudieri al neo capitano Caelan Doris. Segno evidente che l’Irlanda non ci teme e ritiene la partita soprattutto una occasione propizia per fare esperimenti. Non si spiegherebbe altrimenti nel XV iniziale dei nostri avversari anche la presenza dei giovani Casey (mediano di mischia) e McCloskey (centro) al posto di fenomeni garantiti come Gibson-Park e Bundee Aki. Giocatori di grande pregio tenuti evidentemente a riposo per affrontare nel prossimo futuro avversari ritenuti di rango… superiore.

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