Italia, l’ora di una nuova svolta. Pronti gli eroi dello sport più vero

Domani la cerimonia di apertura, poi l’assalto al record di medaglie di Tokyo: emozioni garantite

di LEO TURRINI -
25 luglio 2024
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Dunque, dove eravamo rimasti? Ah, sì: alla domenica finale di Tokyo, alle quaranta medaglie che fecero gridare al miracolo e bla bla bla.

Adesso si ricomincia, sia pure con l’handicap: il rovinoso forfait di Sinner zavorra da subito l’italica spedizione, agevolando i malefici influssi del pessimismo (notoriamente noi siamo un popolo bravissimo nell’esercizio della autoflagellazione, eh). Ma insomma: non di soli Superoi (e il tennista altoatesino tale rimane, a scanso di equivoci) vivono le emozioni. C’è tanto di vitale, nelle centinaia di uomini e donne che promettono di regalare entusiasmo: magari in discipline di cui parliamo poco oppure mai. Badate, questo è un classico dell’ipocrisia, cui nemmeno il vostro vecchio cronista riesce talvolta a sottrarsi. La liturgia classica suona così: ah, vergogniamoci, ci sono sport di cui ci occupiamo soltanto ogni quattro anni e naturalmente se portano oro, argento e bronzo alla patria. Dopo di che, quando è che comincia il campionato di calcio?…

Ebbene, Sinner o non Sinner qui è il momento di svoltare. Sul serio. O stavolta o mai più. Beninteso, non c’è nulla di male ad impazzire per il pallone che rotola, per un gol o per un rigore.

A un patto, però. Smettiamola, da italiani di destra o di sinistra o di centro, di prenderci in giro. Il calcio ha smesso di essere il nostro passaporto sentimentale. Abbiamo disputato l’ultimo Mondiale dieci anni fa. Agli Europei recentissimi abbiamo fatto ridere e piangere al tempo stesso. Ovviamente manco ci siamo qualificati per il torneo olimpico di football. Guardate, non sono coincidenze. Certo gli stadi si riempiranno per Milan-Inter o per Juve-Napoli, ma nel presente rappresentiamo, calcisticamente, l’isola della mediocrità.

L’Italia olimpica, anche senza Sinner, promette di essere un’altra cosa. Proviamo a fidarci, dai.

Azzurri oggi all’esordio. Chiara Rebagliati è la prima atleta dell’Italia a gareggiare alle Olimpiadi di Parigi. Stamani, con inizio alle 9.30, l’arciera savonese disputerà il ranking round femminile. Debutto anche per i colleghi dell’arco: dalle 14.15 protagonisti nelle qualificazioni Mauro Nespoli, Federico Musolesi ed Alessandro Paoli.

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