La racchetta ha un futuro azzurro. Toti, una vittoria che fa da volano: "Parigi, un sogno già esserci. Ora penso a Los Angeles 2028»

Primo italiano ad aggiudicarsi un match nel badminton ai Giochi: "Ero favorito, ma che tensione"

di ALESSANDRO STELLA -
15 agosto 2024
Toti, una vittoria che fa da volano: "Parigi, un sogno già esserci. Ora penso a Los Angeles 2028"

Primo italiano ad aggiudicarsi un match nel badminton ai Giochi: "Ero favorito, ma che tensione"

BADMINTON

Per stabilire un record ai Giochi Olimpici, anche piccolo ma comunque destinato ad essere ricordato, non è necessario vincere una medaglia. Ne è un esempio Giovanni Toti, 23enne originario di Chiari in provincia di Brescia. A Parigi il giovane lombardo è diventato il primo italiano di sempre a vincere una partita alle Olimpiadi nel badminton. Uno sport poco conosciuto e praticato in Italia, soprattutto se si fa il paragone con i paesi del Nord Europa o dell’Asia. Toti - che aveva già stabilito un record solo qualificandosi per il torneo (primo azzurro maschio di sempre a farcela in questa disciplina) - ha vinto la gara d’esordio della sua prima rassegna a cinque cerchi, battendo col punteggio di 21-8 4-1 e ritiro Soren Opti del Suriname. Il clarense si è poi arreso al cospetto del numero 1 del mondo, il cinese Shi Yuqi, venendo eliminato nella fase a gironi. L’obiettivo principale però è stato raggiunto e Toti è tornato a casa con un bagaglio pieno di soddisfazione".

Toti, cosa ha significato partecipare a queste Olimpiadi?

"Un sogno che si è avverato, un’emozione. Ho avuto la possibilità di rappresentare per la prima volta il mio paese nella competizione più importante, alla presenza dei migliori giocatori".

Cosa ha provato nel momento in cui è entrato in campo per la prima partita?

"Tensione ma anche tanto orgoglio e desiderio di vincere una gara nella quale partivo favorito. La notte prima dell’incontro inaugurale non è stato facile dormire, ma ero preparato per questo evento e volevo fare bene a tutti i costi".

Poi l’avventura si è fermata contro il numero 1 al mondo.

"Nonostante la sconfitta sono contento di aver potuto sfidare un campione. Non sono ancora al suo livello ma da lui si può solo imparare e trovare aspetti per migliorarsi. Ringrazio ancora il pubblico parigino che ha fatto un gran tifo per me".

Come è stato vivere nel villaggio olimpico? Molti atleti italiani lo hanno criticato…

"Su alcune cose sono d’accordo con gli altri atleti. La mancanza di aria condizionata è stato un grande problema. Il caldo impediva di dormire e non era una situazione ideale, soprattutto prima di dover giocare. Anche i letti di cartone non erano comodissimi. Invece per quanto riguarda il mangiare, pur non essendo cibo stellato, non mi sono trovato così male".

Cosa serve per far crescere questo sport in Italia?

"È importante puntare sulla visibilità che i social possono dare a qualunque cosa tra cui il badminton. Durante queste Olimpiadi abbiamo avuto una buona visibilità ma non basta. Dobbiamo cercare di coinvolgere sempre di più i giovani e i social sono lo strumento ideale. Oltre a questo è necessario trovare le persone e le strutture giuste per far migliorare questo sport in Italia".

L’Olimpiade rappresenta il punto più alto, ma il futuro è tutto da scrivere…

"Ho tanta voglia di lavorare, di continuare a migliorarmi per raggiungere il livello dei più forti. Voglio provare a conquistare sempre più vittorie e magari anche qualche medaglia. Intanto penso già a Los Angeles 2028...".

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