La staffetta è una certezza. A Parigi difenderà l’oro

Jacobs e Tortu con Rigali e Patta conquistano il pass per le Olimpiadi al primo tentativo nei mondiali alle Bahamas: "E possiamo ancora crescere".

di DORIANO RABOTTI -
6 maggio 2024
La staffetta è una certezza. A Parigi difenderà l’oro

La staffetta è una certezza. A Parigi difenderà l’oro

I quattro moschettieri azzurri ci saranno, a difendere quell’arcobaleno d’oro che illuminò la notte di Tokyo. La staffetta 4x100 maschile ha conquistato il pass per i Giochi di Parigi con relativa facilità, a Nassau nella prima giornata delle World Relays. E come Jacobs e compagni hanno ottenuto subito la qualificazione anche le due 4x400, mentre la 4x100 femminile e la 4x400 mista si sono giocate le loro chances nella notte, quando il giornale era già andato in stampa e le staffette già promosse hanno provato anche a vincere il titolo.

Per correre subito in Francia era necessario arrivare almeno secondi nelle batterie della kermesse alle Bahamas, gli azzurri con Jacobs, Roberto Rigali, Lorenzo Patta e Filippo Tortu hanno chiuso alle spalle degli Stati Uniti centrando il loro obiettivo al primo tentativo, 38“14 contro 37“49 degli americani, "Volevamo arrivare tra le prime due senza troppi drammi e ce l‘abbiamo fatta, abbiamo confermato la forza della nostra squadra", ha detto Jacobs soddisfatto dopo la qualificazione.

Hanno fatto festa anche le ragazze della 4x400 (Rebecca Borga, Ayomide Folorunso, Giancarla Trevisan e Alice Mangione), e i ragazzi della 4x400 (Luca Sito, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Davide Re), che hanno centrato il pass al primo colpo.

Le ragazze della 4x400 hanno vinto la loro batteria con una prova autoritaria (3:26.28), come i ragazzi in 3:01.68. Rimandate alla seconda giornata (nella notte tra ieri e oggi) la 4x100 donne (Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni, e Alessia Pavese quarte in 43“08), e la 4x400 mista (Riccardo Meli, Anna Polinari, Lapo Bianciardi e Alessandra Bonora). Nella notte come detto si sono giocate uno degli altri sei pass.

Quanto a Jacobs, è quello con le spalle più...allargate, per amore o per forza, dalla doppia responsabilità che nasce dal fatto di essere campione anche a livello individuale nei 100. Ma lui non sembra temere la pressione, anzi: "Sappiamo che i cambi sono stati fatti molto in sicurezza per qualificarci. Possiamo provare a rischiare e a spingere un po’ di più. La nostra forza è essere un gruppo così unito che ci permette di correre più fort e sono veramente contento per questa qualificazione. A livello personale dover confermare Tokyo non penso che sia una pressione, c’è tanta motivazione per arrivare lì e vincere ancora. Farò del mio meglio per vincere nuovamente i 100 metri e sicuramente anche la 4x100".

Alla fine delle batterie il tempo degli azzurri è risultato il quarto in assoluto, dietro Stati Uniti (37“49), Giappone (38“10) e Canada (38“11).

Migliorabile, ma per ora va benissimo così.

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