Le ultime. Mendes e Ponsi ancora out, meglio non rischiare
Il nuovo allenatore del Modena, Mandelli, prepara la squadra per la sfida contro la Carrarese. Analisi tattica e prospettive per il futuro.
Era stato piuttosto ottimista, se non altro per ’colpa’ di una comprensibile, smisurata, voglia di tornare in campo. Ma, saggiamente, non era il caso di rischiare considerate le due settimane di lavoro all’orizzonte e così Pedro Mendes (foto) alza bandiera bianca anche per la Carrarese (2.036 i biglietti venduti, 712 per gli ospiti) e mette nel mirino Cosenza. Meglio averlo pronto più avanti. Stesso si dica per Ponsi, anch’egli assente dalla prima lista dei convocati di Mandelli. È stata una vigilia tutto sommato serena quella del tecnico chiamato a sostituire Bisoli. Volto disteso, parole diplomatiche ma dirette e chiare. Ha sottolineato l’importanza dell’opportunità che gli è stata concessa e che difficilmente stravolgerà dopo nemmeno 7 giorni di lavoro ma che qualche modifica, in accordo col suo ’credo’ calcistico ci potrebbe essere. A Mandelli piace molto il 4-3-3 e per quanto possibile proverà a fare di necessità virtù con il materiale a disposizione. Con Gagno in porta, nella linea difensiva le scelte sono quasi obbligate: Dellavalle e Idrissi (proprio per sfruttare la spinta sugli esterni) sembrano i favoriti per una maglia, al centro ci sono Zaro e Caldara. La regia è tutta di Gerli, Santoro sarà un interno di centrocampo e l’altro, con ogni probabilità, potrebbe farlo Battistella perché vanta quelle caratteristiche di inserimento e progressione di cui questo sistema tattico ha bisogno per occupare anche meglio l’area di rigore, grande difetto del Modena precedente. Palumbo e Caso sulle ali offensive, il ruolo di prima punta è un rebus ma se ci basassimo sull’attualità e sempre sulle idee mostrate in Primavera da Mandelli, Abiuso comanda il ballottaggio con Defrel. Ora, serve una punta generosa e che sia fisicamente pronta a sostenere il peso dell’attacco e Abiuso si candida ad essere questo tipo di profilo almeno per una titolarità. L’ex Carpi Calabro prepara, invece, una Carrarese impavida, nettamente diversa nelle ultime 6 partite rispetto alle prime 6. Quasi impenetrabile e brava a fare punti ovunque col 3-5-2 marchio di fabbrica del tecnico. Si prospetta una sfida con alti carichi di tensione nei primi minuti, ovvio che il Modena dovrà scrollarsi di dosso un pizzico di preoccupazione ma potrà farlo solo dimenticando cosa è stato il passato e focalizzandosi sul presente. Il futuro, forse, non lo conosce nemmeno Mandelli. Da domenica si tornerà a parlare di conferme, allenatori chiamati e allenatori cercati. La verità è che il primo a giocarsi una chance enorme di permanenza su quella panchina è proprio Mandelli, se il Modena dovesse far vedere di aver almeno compreso di poter cambiare totalmente marcia da qui in avanti. La priorità è ritrovare una squadra perduta.
Alessandro Troncone
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