L’Italia è di nuovo regina di Roma. Cuore azzurro, la Scozia si arrende. Vittoria all’Olimpico dopo 11 anni. Quesada: "E questo è solo l’inizio»

Capolavoro della formazione del ct argentino: trionfa 31-29. Il successo al Sei Nazioni mancava dal 2022. Applausi dalla Premier Meloni in tribuna. E sabato prossimo c’è la sfida con il Galles per un nuovo traguardo.

di DIEGO FORTI -
10 marzo 2024
Cuore azzurro, la Scozia si arrende. Vittoria all’Olimpico dopo 11 anni. Quesada: "E questo è solo l’inizio"

Cuore azzurro, la Scozia si arrende. Vittoria all’Olimpico dopo 11 anni. Quesada: "E questo è solo l’inizio"

Sei Nazioni 2024, Stadio Olimpico fortino Azzurro: Italia 31 Scozia 29. Una vittoria che sarà ricordata a lungo. Per come è venuta, per come è stata ottenuta, per i benefici che può portare al rugby Italiano. Abbiamo risposto colpo su colpo alle azioni di una Scozia che ha comunque confermato di essere una eccellente formazione, sia nella conquista del pallone sia nel gioco al largo. Nel corso del primo tempo, che avevamo aperto centrando i pali con un calcio di punizione, ci siamo trovati sotto 14 a 3 (due mete trasformate dagli avversari al 5’ Ferguson e al 11’ Steyn). Poteva essere l’inizio della fine e invece con guizzo di Brex, abilissimo nel raccogliere un calcetto e a tuffarsi in meta rilancia le speranze azzurre. Nuovo momento di panico tra il 24’, punizione di Russell, e il 27’, meta di Schoeman. Ma l’Italia non molla. Guadagna due punizioni in sequenza: al 34’ (trasforma Garbisi) e al 38’ (bombarda da lontano di Page-Relo) Chiudiamo il primo tempo in svantaggio: 16 a 22.

Alla ripresa subito un capolavoro. Al 43’ il debuttante Lynagh raccoglie un calcetto a seguire e va in meta. Esordio perfetto, per la gioia dell’Italia e di papà Michael, campione del mondo con l’Australia nel 1991. Avanti nel punteggio 23 a 22 gli Azzurri non hanno cali di tensione. Non solo, ma man mano che dalla panchina arrivavano i cambi la partita scivolava sempre più dalle mani degli scozzesi. Al 58’ Varney, subentrato a Page-Relo, va in meta, Garbisi trasforma: 28 a 22. I nostri non si fermano; lottano e conquistano l’ennesima punizione che Garbisi non sbaglia.Punteggio al 73’ minuto: 31 a 22. Sembra fatta. Gli Highlander però non demordono e al 77’ riescono a segnare con Skinner, Russell trasforma: 31 a 29. I nostri avversari tentano il tutto per tutto alla ricerca di un recupero difficile, ma non impossibile. La grinta e la determinazione dei nostri fa la differenza. Resistiamo per più di 5 minuti, respingendo ogni tentativo di rimonta degli scozzesi che, con il cronometro ormai sul rosso perdono la palla al termine di attacco di ben 24 fasi. Per loro finisce mestamente per noi è il trionfo. Il ’Fortino Italia’ ha saputo resistere alla pressione di una squadra decisamente competitiva e determinata. I 213 placcaggi effettuati da Lamaro e compagni contro i 130 dei nostri avversari sono li a testimoniarlo. Rispetto alla partita contro alla Francia, gli Azzurri hanno anche mostrato buone capacità offensive e soprattutto una concentrazione di tutto rispetto. Nessun calo, anche quando complici dei calci di spostamento non proprio impeccabili si sono generati dei problemi supplementari.

Per l’Italia una giornata trionfale sotto gli occhi di 70mila appassionati e della Presidente del Consiglio Meloni in tribuna ad applaudire gli Azzurri e ben felice di complimentarsi con loro, perfetta, in ogni caso, nel presenziare alla prima vittoria dell’Italia dopo 11 anni di sconfitte in quel di Roma. Fra 7 giorni l’ultimo sforzo per l’Italrugby a Cardiff. Arriviamo forti di due ottime partite pronti a raccogliere un nuovo traguardo, quello di due vittorie e un pareggio nel 6 Nazioni, un risultato mai raggiunto in precedenza. Un’operazione sicuramente difficile, anche perché i nostri avversari si prepareranno con grande attenzione dopo aver visto i miglioramenti di Lamaro e compagni, ma altamente stimolante. Per Quesada, sono parole sue, "abbiamo ancora margini di miglioramento" quindi perché non sperare, lui le mosse giuste sinora ha mostrato di conoscerle.

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