Longines Global Champions Tour. De Luca quinto nei playoff rilancia gli azzurri

Un altro ottimo risultato per il nostro salto ostacoli, ma per restare in alto servono più cavalli e sponsor .

di PAOLO MANILI
25 novembre 2024
De Luca quinto nei playoff rilancia gli azzurri

Lorenzo De Luca, 37 anni, su Denver de Talma (foto Stefano Grasso)

Lorenzo De Luca su Denver de Talma al 5° posto dei playoffs del Longines Global Champions Tour a Riyadh conclusi sabato -vittoria del lussemburghese Bettendorf con Foxy de La Roque- corona magnificamente la stagione straordinaria del salto ostacoli azzurro, che solo fino all’anno scorso era da molti considerato moribondo. Quest’anno invece si è risvegliato, "les italiens" hanno mandato Emanuele Camilli con Odense Odeveld alla finale olimpica individuale. Poi in autunno la Nazionale schierata dal caparbio "cittì" Marco Porro ha vinto per la terza volta la finale della Eef Series. Infine grazie al nuovo regolamento Fei (valgono i punteggi dei migliori 6 cavalieri per nazione) l’Italia è stata promossa alla Divisione maggiore, la League of Nations, riservata alle migliori 10 squadre del mondo. E in una serie di GP si sono visti tornare sul podio fuoriclasse come Bucci -dopo un anno di stop per infortunio- con un nuovo cavallo, Hantano, e come Zorzi con Highlight e la Martinengo con Delta de L’Isle . Senza contare i ripetuti successi di Gaudiano con diversi cavalli, il "recupero" di Casal Dorato di Paini, la continua crescita tecnica del giovane Casadei e altri ancora. Insomma i nostri cavalieri sebbene combattano con avversari dotati di un maggior numero di cavalli e di mezzi (leggi sponsor e scuderie) riescono a rubare la scena: molto talento, grande carattere, ma pochi cavalli e il sempre presente rischio di scivolare giù dalle graduatorie se uno di essi -basta questo- deve osservare un turno di riposo. Qual’è il tassello che manca agli italiani l’ha detto, reduce dall’Olimpiade, proprio Camilli (vive in Germania, è genero del "tycoon" dell’equitazione Paul Shockemoele, confronto e disparità ce li ha sotto gli occhi quotidianamente) ebbene l’ha detto in una intervista alla rivista Cavallo Magazine: "In Italia non ci sono appassionati disposti a dare supporto concreto (a sponsorizzare, ndr) permettendo ai cavalieri di mantenere i cavalli migliori…". Serve trovare una soluzione, se no nel 2025 contro le "superpotenze" per noi saranno lacrime e sangue.

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