Massaccesi si toglie i sassolini. "La Lube è servita a due città. Si sono fatte pubblicità grazie a noi»

Il vice presidente della Lube Volley, Albino Massaccesi, ha affrontato le critiche durante la conferenza stampa per la campagna abbonamenti, sottolineando la mancanza di sostegno e i costi sostenuti dalla società a Civitanova.

di ANDREA SCOPPA -
5 luglio 2024
"La Lube è servita a due città. Si sono fatte pubblicità grazie a noi"

"La Lube è servita a due città. Si sono fatte pubblicità grazie a noi"

Doveva essere l’abituale conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti, ma per oltre mezzora il vice presidente della Lube Volley Albino Massaccesi ha monopolizzato l’incontro replicando alle tante dicerie nei confronti della società. E toccando il problema media-spettatori o il rapporto con Macerata prima e Civitanova adesso. Senza mai alzare la voce, usando parole non banali ma certamente inattese dai presenti.

"Qualche lamentela per i prezzi l’avevamo avuta – ha esordito – e per prima cosa li abbiamo abbassati, sia per gli abbonamenti che per i singoli biglietti. Tuttavia non penso che questo possa aumentare molto le presenze al palas. Abbiamo riflettuto e a Civitanova va di moda ragionare così: se la Lube non gioca per lo Scudetto, non andiamo a vederla. Purtroppo per noi è una costante non avere uno zoccolo duro ampio come a Perugia, eccezion fatta per la curva di Lube Nel Cuore. A Macerata avevano la puzza al naso perché venivamo da Treia, qui perché veniamo da Macerata e questo è deludente. Quello che ha detto Giulianelli, del sentirci ospiti, è vero. Noi abbiamo profuso un impegno pesante, vinto tanto, ma non abbiamo avuto risposte del tutto adeguate. La parola Lube è invece servita a due amministrazioni, a due città che si sono fatte pubblicità grazie a noi".

Massaccesi con orgoglio ha sottolineato come l’azienda Lube ci sia da 35 anni, mentre altri grandi potenze economiche abbiano lasciato il volley. Ed ha colto l’occasione per rimarcare come la Lube non sia padrona né ottenga vantaggi economici dall’utilizzo del palas. "Vorrei ricordare che nel 2014 noi accettammo una proposta fattaci dall’allora Amministrazione di Civitanova e riguardante sia noi che Montegranaro col basket. Dal Comune però non prendiamo nulla, i 70mila ero annui di contributo vanno alla proprietà dell’impianto. Noi invece solo per iniziare a usarlo spendemmo 250 mila euro. La gestione inoltre, seppur in economia, ci costa quasi 200mila euro all’anno perché di problemi ce ne sono (infiltrazioni d’acqua quando piove) più l’affitto alla proprietà. Questi sono i regali di Civitanova di cui parla la gente? Noi abbiamo sempre lasciato la possibilità ad altri di usarlo, tranne il giorno della partita, ma Montegranaro non ha fatto più le massime categorie e per i concerti non lo vogliono perché i lavori sarebbero ingenti. Invece il Comune – ha concluso – dà contributi ad altre società che gestiscono in esclusiva le loro strutture".

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